Querolus sive Aulularia
Querolus sive Aulularia, il cui titolo in italiano è traducibile come Il piagnone o La commedia della pentola, è una palliata scritta tra la fine del IV secolo e l'inizio del V da un autore ignoto, probabilmente nella cerchia di conoscenze di Rutilio Namaziano. L'opera è una sorta di continuazione, con aspetti del tutto differenti, dell'Aulularia di Tito Maccio Plauto. TramaIn scena arriva il Lare familiare, un dio protettore del focolare domestico, e annuncia il prologo. Successivamente entra il ricco e avaro Euclione che non sopporta affatto il servo, pensando che gli voglia rubare la pentola piena di soldi che ha trovato. Infatti la pentola appartiene a un mago di nome Mandrogeno che presto si presenta in casa per recuperare i soldi. Euclione è troppo impegnato a organizzare un matrimonio tra lui e la figlia di un ricco sicofante e così il mago sfonda la porta. Euclione decide, perduta la pentola, di ricorrere al tribunale e ai suoi amici avvocati. Bibliografia
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