Puccini e la fanciulla
Puccini e la fanciulla è un film del 2008 diretto da Paolo Benvenuti. TramaTorre del Lago, 1908. Il maestro Giacomo Puccini si trova nella sua villa per comporre la sua ultima opera teatrale, La fanciulla del West; in questo periodo Puccini frequenta lo "Chalet da Emilio", dove conosce la bellissima Giulia, cameriera del locale, e ne diviene, ben presto, l'amante. Frattanto la giovane in servizio a casa Puccini, Doria Manfredi, cugina di Giulia, scopre gli amori clandestini della figliastra del maestro, Fosca. Quest'ultima, per prevenire le rivelazioni sul proprio conto racconta alla madre che Doria stessa è l'amante di Puccini, una convinzione che si è fatta intravedendo due figure nell'ombra, mentre Doria serviva soltanto da tramite fra il musicista e la cugina. Elvira Puccini, dunque, attua la propria vendetta nei confronti di Doria attraverso feroci litigi e maltrattamenti che inducono Doria al suicidio. Sarà soltanto la perizia del medico necroscopo a valutare l'effettiva verginità della sfortunata[1]. Caratteristiche e contenutiIl film è caratterizzato dal bisogno di aderenza alla realtà da cui sembra dipendere, secondo le affermazioni del regista, anche la scelta di escludere il suono perché non esisteva nel 1908. Tutte le ricostruzioni, di scene e di costumi, sono studiatissime per rispecchiare in ogni particolare l'epoca, finanche le scarpe dei protagonisti sono state oggetto di uno studio particolare[2] Tuttavia altre scelte non sono del tutto coerenti con quanto sopra esposto: è stata infatti utilizzata una pellicola a colori e il film non risulta completamente muto ma comprende rumori di passi, tonfi, fruscii, spari e urla umane. Secondo la ricostruzione di Benvenuti, Puccini era solito innamorarsi di giovani donne che seduceva. Queste giovani divenivano poi le protagoniste delle sue opere teatrali. A Giulia è infatti ispirata la Fanciulla del West che, nel periodo in cui si svolgono i fatti narrati nel film, il maestro stava componendo. Ciò avrebbe dovuto meglio indirizzare gli eventuali sospetti della moglie di Puccini, Elvira, in quanto per carattere la fiera fanciulla protagonista dell'opera assomigliava molto più alla spavalda Giulia che alla mite Doria. Se la figura di Giulia ha ispirato la Fanciulla del West, è comunque vero che Doria ispirò il maestro per i personaggi di Suor Angelica, seconda opera del Trittico e di Liù, nell'opera Turandot. Secondo l'interpretazione del regista il comportamento di Puccini era comunque crudele, aggravato dalla completa indifferenza nei confronti del dramma di una giovane della servitù, tipico esempio del classismo diffuso agli inizi del Novecento. Curiosità
Riconoscimenti
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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