La famiglia si trasferisce quando Prospero era ancora un ragazzo, nella capitale ha inizio la formazione con Alessandro Mantovani.[1] Le attività cominciano con una serie di commissioni vaticane: il primo impegno gli affreschi delle Logge Vaticane o Logge Pie. Studia all'Accademia di San Luca con Tommaso Minardi e, per un anno, con Friedrich Overbeck. Queste frequentazioni lo impregnarono dello sbiadito stile del Purismo, corrente allora molto in voga a Roma. Nel 1865, ottenne una delle commissioni per decorare la Cappella del Coro del monastero della basilica di San Paolo fuori le mura, dove raffigurò la vita di Papa Gregorio VII.
Opere realizzate in Italia, temporaneamente esposte presso istituzioni o mostre italiane e in seguito trasferite in Cile:
?, Aurora, tema ispirato al soggetto di un quadro di Guido Reni, raffigurazione riprodotta sul sipario del nuovo teatro municipale di Santiago del Cile.[4]
?, Sinite parvulos venire ad me, dipinto ispirato al brano evangelico di Cafarnao sul lago Tiberiade, opera documentata nelle sale di Casa Fernandez a Santiago del Cile.[5]