Processo di KrasnodarIl processo di Krasnodar è stato un processo per crimini di guerra tenuto davanti a un tribunale militare sovietico nel luglio 1943 a Krasnodar, in Unione Sovietica, il primo processo pubblico per crimini di guerra della seconda guerra mondiale. Tra gli imputati figuravano anche i collaboratori sovietici dell'esercito tedesco, la polizia e le forze delle SS responsabili dell'attuazione delle politiche di occupazione nei territori occupati durante le battaglie tedesco-sovietiche del 1941-1945. ProcedimentiAlcune unità della Wehrmacht tedesca occuparono Krasnodar tra il 12 agosto 1942 e il 12 febbraio 1943. Le forze tedesche, incluse le Einsatzgruppen, uccisero migliaia di persone tra ebrei, comunisti e altri. Furono usati una varietà di metodi: fucilazioni, incendi e gaswagen.[1] Il tribunale ha esaminato il caso contro 11 imputati, tutti collaboratori sovietici dell'esercito, della polizia e delle SS tedesche, accusati di aver partecipato all'omicidio di 7 000 persone: Richard Ruoff, comandante della 17ª armata tedesca; Kurt Christmann, capo della Gestapo locale; e altri 13 funzionari delle SS sono stati accusati in contumacia. I pubblici ministeri hanno sottolineato la responsabilità collettiva del regime nazista per i crimini, non solo dei comandanti locali. La stampa sovietica diede ampia pubblicità ai processi. Gli osservatori stranieri consideravano il processo "organizzato", ma non mettevano in dubbio la gravità e l'entità dei crimini stessi. Otto imputati sono stati condannati a morte e impiccati pubblicamente (il 17 luglio); tre sono stati condannati a pene detentive.[2]
Note
Collegamenti esterni
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