Presence (album)
Presence è il settimo album in studio della rock band inglese Led Zeppelin, pubblicato il 31 marzo del 1976 dalla Swan Song Records. StoriaDopo il tour a supporto del loro album precedente, Physical Graffiti, pubblicato all'inizio del 1975, la band si prese una breve pausa con l'intenzione di iniziare poi un importante tour negli Stati Uniti il 23 agosto ma, a seguito di un incidente stradale sull'isola greca di Rodi il 4 agosto, Robert Plant riportò gravi ferite[4] e il tour venne annullato.[5] Una volta elaborati gli arrangiamenti, il gruppo era ansioso di registrare. Page preferiva andare ai Musicland Studios di Monaco di Baviera, in Germania, che secondo lui disponevano di strutture di registrazione all'avanguardia.[8] Plant si stava ancora riprendendo dall'incidente e cantava stando su una sedia a rotelle.[9] L'album fu registrato e mixato con Keith Harwood, da tempo ingegnere del suono per il gruppo, e fu completato in diciotto giorni, con i mix finali terminati il 27 novembre.[10] Questo è stato il tempo di registrazione più veloce ottenuto dalla band dal loro album di debutto.[11] Le sessioni di registrazione affrettate furono in parte il risultato del fatto che lo studio era stato già prenotato dai Rolling Stones per il loro album Black and Blue. Page ottenne dagli Stones due giorni aggiuntivi durante i quali completò tutte le sovraincisioni di chitarra in una lunga sessione.[10] Page e Harwood hanno poi lavorato sui mix praticamente senza sosta, arrivando a dormire in studio; chi si svegliava per primo tornava alla scrivania per proseguire. Page in seguito dichiarò di avere lavorato circa 18-20 ore ogni giorno durante le sessioni.[12] Anche per Plant le sessioni di registrazione furono particolarmente impegnative; lo studio era nel seminterrato di un vecchio albergo, per cui il cantante soffriva di claustrofobia oltre a subire ancora le conseguenze dell'incidente; sentì anche molto la mancanza della famiglia e questo lo portò a rivalutare le priorità nella sua vita.[13] Poiché l'album fu completato un giorno prima della festa americana del Ringraziamento, Plant suggerì alla casa discografica che l'album dovesse intitolarsi Ringraziamento ma questa idea fu rapidamente abbandonata a favore di un titolo che si pensava avrebbe rappresentato la forza e la presenza che i membri della band sentivano circondare il gruppo.[11] AccoglienzaVinse il Disco d'Oro il 1º aprile del 1976, raggiungendo il 1º posto nelle vendite negli Stati Uniti per due settimane e in Inghilterra, il secondo in Giappone, il quarto in Australia e Norvegia, il quinto in Olanda e Francia e l'ottavo in Svezia e Nuova Zelanda.[senza fonte] In Gran Bretagna raggiunse il disco d'oro il giorno della pubblicazione. Entrò nella classifica statunitense Billboard Pop Albums al numero 2 e raggiunse il primo posto la settimana successiva; nonostante ciò questo album è quello con le vendite più basse della loro carriera probabilmente perché messo in ombra dall'uscita del film The Song Remains the Same e della relativa colonna sonora.[11] Il brano "Candy Store Rock" fu pubblicato come singolo negli Stati Uniti ma non riuscì a entrare in classifica.[14] CopertinaLa copertina fu opera della Hipgnosis con George Hardie; all'esterno e all'interno ci sono immagini di persone che interagiscono con un oggetto nero a forma di obelisco; all'interno della custodia l'oggetto è indicato semplicemente come "The Object". Doveva rappresentare la "forza e presenza" degli Zeppelin.[11][15] Il co-fondatore di Hipgnosis, Storm Thorgerson ha scritto che l'obelisco rappresentava il potere dei Led Zeppelin, dicendo che erano "così potenti che non avevano bisogno di essere lì".[16][17] Sia Page che Plant hanno affermato che la presenza dell'oggetto nelle fotografie ha fatto fermare le persone e pensare a ciò che è reale, che rifletteva la musica.[17] TracceTesti e musiche di Jimmy Page e Robert Plant.
Formazione
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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