Premio Settembrini

Premio letterario Leonilde e Arnaldo Settembrini
CategoriaRacconti e raccolte di racconti in lingua italiana
PaeseItalia (bandiera) Italia
LuogoMestre
Anno inizio1959

Il Premio Settembrini è un premio letterario annuale, assegnato su iniziativa di Arnaldo Settembrini a partire dal 1959, a racconti e raccolte di racconti in lingua italiana.[1]

A partire dalla XXIX edizione, il premio ha assunto la denominazione ufficiale Regione del Veneto - Premio letterario Leonilde e Arnaldo Settembrini.[2]

Storia

Nel 1959 Arnaldo Settembrini, cinque anni dopo la morte della moglie Leonilda Catellani Settembrini, come tributo alla sua memoria di scrittrice, volle organizzare un premio letterario rivolto a racconti e novelle che erano la forma letteraria praticata dalla consorte. Il "Premio Settembrini" fu organizzato da Arnaldo Settembrini sino alla sua morte, avvenuta nel 1985. Da tale anno in poi il concorso fu gestito, eseguendo le precise disposizioni di un lascito testamentario, dalla Regione Veneto[1] assumendo il nome "Regione del Veneto - Premio letterario Leonilde e Arnaldo Settembrini".[2] La sede del premio fu insediata a Mestre, presso Villa Settembrini, anch'essa donata alla Regione Veneto e presso la quale, a partire dal 1991, è stato ripreso il concorso.[1]

Regolamento

Sono ammesse al concorso esclusivamente opere firmate da un autore unico, pubblicate in Italia e in italiano nei due anni precedenti l'edizione del concorso. Le opere candidabili sono raccolte di novelle (sic) o racconti.[3][4]

Il Comitato organizzatore, nominato con decreto del Presidente della Giunta regionale nomina una giuria tecnica[2] che seleziona, tra le opere candidate, le tre finaliste. Una giuria di lettori decreta, tra i tre finalisti, il vincitore del premio.[3]

Edizioni

Di seguito vengono elencati i vincitori di tutte le edizioni, a partire dalla prima, tenutasi nel 1959, e i membri delle rispettive giurie.[5]

Anni 1950

1959

La giuria, composta da Italo Calvino, Aldo Camerino, Ugo Facco de Lagarda, Enrico Falqui, presieduta da Aldo Palazzeschi, ha assegnato il premio a Aldo De Jaco per l'opera Una settimana eccezionale.[5]

Anni 1960

1960

La giuria, composta da Italo Calvino, Aldo Camerino, Ugo Facco de Lagarda, Enrico Falqui, presieduta da Aldo Palazzeschi, ha assegnato il premio a Libero de Libero per l'opera Il guanto nero.[5]

1961

La giuria, composta da Italo Calvino, Aldo Camerino, Ugo Facco de Lagarda, Enrico Falqui, presieduta da Aldo Palazzeschi, ha assegnato il premio a Tommaso Landolfi per l'opera Racconti.[5]

1962

La giuria, composta da Aldo Camerino, Ugo Facco de Lagarda, Enrico Falqui , presieduta da Aldo Palazzeschi, ha assegnato il premio a Stelio Mattioni per l'opera Il sosia.[5]

1963

La giuria, composta da Aldo Camerino, Ugo Facco de Lagarda, Enrico Falqui, Giuseppe Longo, presieduta da Aldo Palazzeschi, ha assegnato il premio a Giuseppe Marotta per l'opera Le milanesi.[5]

1964

La giuria, composta da Aldo Camerino, Ugo Facco de Lagarda, Enrico Falqui, Giuseppe Longo, presieduta da Aldo Palazzeschi, ha assegnato il premio a Vittorio Del Gaizo per l'opera La cabala.[5]

1965

La giuria, composta da Aldo Camerino, Ugo Facco de Lagarda, Giuseppe Longo, Giuseppe Lanza, presieduta da Aldo Palazzeschi, ha assegnato il premio a Francesco Chiesa per l'opera Altri racconti.[5]

1966

La giuria, composta da Dino Buzzati, Ugo Facco de Lagarda, Ugo Fasolo, Diego Valeri, presieduta da Aldo Palazzeschi, ha assegnato il premio a Domenico Rea per l'opera I racconti.[5]

1967

La giuria, composta da Dino Buzzati, Ugo Facco de Lagarda, Ugo Fasolo, Diego Valeri, presieduta da Aldo Palazzeschi, ha assegnato il premio a Roberto Ridolfi per l'opera La parte davanti.[5]

1968

La giuria, composta da Dino Buzzati, Ugo Facco de Lagarda, Ugo Fasolo, Diego Valeri, presieduta da Aldo Palazzeschi ha assegnato il premio a Guglielmo Petroni per l'opera Le macchie di Donato.[5]

1969

La giuria, composta da Dino Buzzati, Ugo Facco de Lagarda, Ugo Fasolo, Diego Valeri, presieduta da Aldo Palazzeschi, ha assegnato il premio a Antonio Barolini per l'opera L'ultima contessa di famiglia.[5]

Anni 1970

1970

La giuria, composta da Dino Buzzati, Carlo Della Corte, Ugo Facco de Lagarda, Ugo Fasolo, presieduta da Diego Valeri, con Aldo Palazzeschi quale presidente onorario, ha assegnato il premio a Giuseppe Raimondi per l'opera Il nero e l'azzurro.[5]

1971

La giuria, composta da Dino Buzzati, Carlo Della Corte, Ugo Facco de Lagarda, Ugo Fasolo, presieduta da Diego Valeri, ha assegnato il premio a Lanfranco Orsini per l'opera Le anestesie.[5]

1972

La giuria, composta da Gian Antonio Cibotto, Carlo Della Corte, Ugo Facco de Lagarda, Ugo Fasolo, presieduta da Diego Valeri, ha assegnato il premio a Aldo Rosselli per l'opera Episodi di guerriglia urbana.[5]

1973

La giuria, composta da Gian Antonio Cibotto, Carlo Della Corte, Ugo Facco de Lagarda, Ugo Fasolo, presieduta da Diego Valeri, ha assegnato il premio a Elena Croce per l'opera In visita.[5]

1974

La giuria, composta da Gian Antonio Cibotto, Carlo Della Corte, Ugo Facco de Lagarda, Ugo Fasolo, presieduta da Diego Valeri, ha assegnato il premio a Mario Picchi per l'opera Ritratto di famiglia.[5]

1975

La giuria, composta da Gian Antonio Cibotto, Carlo Della Corte, Ugo Facco de Lagarda, Ugo Fasolo, presieduta da Diego Valeri ha assegnato il premio a Ginevra Bompiani per l'opera La specie del sonno.[5]

1976

La giuria, composta da Diego Valeri, Gian Antonio Cibotto, Carlo Della Corte, Ugo Fasolo, presieduta da Ugo Facco de Lagarda, ha assegnato il premio a Massimo Grillandi per l'opera La muraglia alidosia.[5]

1977

La giuria, composta da Luigi Baldacci, Ginevra Bompiani, Gian Antonio Cibotto, Massimo Grillandi, Claudio Marabini, Stelio Mattioni, Pier Maria Pasinetti, presieduta da Ugo Facco de Lagarda, ha assegnato il premio a Alberto Vigevani per l'opera La Lucia dei giardini.[5]

1978

La giuria, composta da Luigi Baldacci, Ginevra Bompiani, Gian Antonio Cibotto, Gianni Crovato, Massimo Grillandi, Claudio Marabini, Stelio Mattioni, Pier Maria Pasinetti, presieduta da Ugo Facco de Lagarda, ha assegnato il premio a Mario Pomilio per l'opera Il cane sull'Etna.[5]

1979

La giuria, composta da Luigi Baldacci, Gian Antonio Cibotto, Gianni Crovato, Massimo Grillandi, Claudio Marabini, Stelio Mattioni, Pier Maria Pasinetti, presieduta da Ugo Facco de Lagarda, ha assegnato il premio a Paolo Barbaro per l'opera Passi d'uomo.[5]

Anni 1980

1980

La giuria, composta da Luigi Baldacci, Gian Antonio Cibotto, Gianni Crovato, Massimo Grillandi, Claudio Marabini, Stelio Mattioni, Pier Maria Pasinetti, presieduta da Ugo Facco de Lagarda, ha assegnato il premio a Gino Nogara per l'opera L'Anonimo in soffitta ed altri racconti.[5]

1981

La giuria, composta da Luigi Baldacci, Gian Antonio Cibotto, Gianni Crovato, Massimo Grillandi, Claudio Marabini, Stelio Mattioni, Pier Maria Pasinetti, presieduta da Ugo Facco de Lagarda, ha assegnato il premio a Antonio Debenedetti per l'opera Ancora un bacio.[5]

1982

La giuria, composta da Gian Antonio Cibotto, Gianni Crovato, Massimo Grillandi, Claudio Marabini, Stelio Mattioni, presieduta da Ugo Facco de Lagarda, ha assegnato il premio a Beatrice Solinas Donghi per l'opera Gli sguardi.[5]

1983

La giuria, composta da Gianni Crovato, Massimo Grillandi, Claudio Marabini, Stelio Mattioni, Ivo Prandin, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Michelangelo Antonioni per l'opera Quel bowling sul Tevere.[5]

1984

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Massimo Grillandi, Claudio Marabini, Stelio Mattioni, Ivo Prandin, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Carlo Coccioli per l'opera Uno e altri amori.[5]

1985

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Massimo Grillandi, Claudio Marabini, Stelio Mattioni, Ivo Prandin, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Neri Pozza per l'opera Personaggi e interpreti.[5]

1986

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Massimo Grillandi, Claudio Marabini, Stelio Mattioni, Ivo Prandin, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Giorgio Manganelli per l'opera Tutti gli errori.[5]

Anni 1990

1991

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Lauro Bergamo, Enrico Berti, Carlo Ossola, Nantas Salvalaggio, Renzo Zorzi, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Alessandro Tamburini per l'opera Nel nostro primo mondo.[5]

1992

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Lauro Bergamo, Enrico Berti, Claudio Marabini, Renato Minore, Renzo Zorzi, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Salvatore Mannuzzu per l'opera La figlia perduta.[5]

1993

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Isabella Bossi Fedrigotti, Renato Minore, Gabriella Ziani, Renzo Zorzi, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Michele Mari per l'opera Euridice aveva un cane.[5]

1994

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Claudio Marabini, Renato Minore, Giorgio Pullini, Renzo Zorzi, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Giuseppe Pontiggia per l'opera Vite di uomini non illustri.[5]

1995

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Claudio Marabini, Renato Minore, Giorgio Pullini, Gabriella Ziani, Renzo Zorzi, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Fabrizia Ramondino per l'opera In viaggio.[5]

1996

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Claudio Marabini, Renato Minore, Giorgio Pullini, Gabriella Ziani, Renzo Zorzi, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Giuseppe Zigaina per l'opera Verso la laguna.[5]

1997

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Claudio Marabini, Renato Minore, Giorgio Pullini, Gabriella Ziani, Renzo Zorzi, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Manlio Cecovini per l'opera Assieme all'albero che deve morire.[5]

1998

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Claudio Marabini, Renato Minore, Giorgio Pullini, Gabriella Ziani, Renzo Zorzi, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Francesca Sanvitale per l'opera Separazioni.[5]

1999

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Claudio Marabini, Renato Minore, Giorgio Pullini, Gabriella Ziani, Renzo Zorzi, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Tiziano Scarpa per l'opera Amore©.[5]

Anni 2000

2000

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Claudio Marabini, Renato Minore, Giorgio Pullini, Gabriella Ziani, Renzo Zorzi, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Stefano Malatesta per l'opera Il cane che andava per mare.[5]

2001

La giuria, composta da Paolo Barbaro, Laura Lepri, Claudio Marabini, Renato Minore, Giorgio Pullini, Renzo Zorzi, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Gianni Celati per l'opera Cinema naturale.[5]

2002

La giuria, composta da Mario Baudino, Michelangelo Bellinetti, Francesco Cevasco, Laura Lepri, Claudio Marabini, Giorgio Pullini, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Cino Boccazzi per l'opera Le donne blu e altre storie.[5]

2003

La giuria, composta da Mario Baudino, Michelangelo Bellinetti, Francesco Cevasco, Laura Lepri, Claudio Marabini, Giorgio Pullini, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Isabella Bossi Fedrigotti per l'opera La valigia del signor Budischowsky.[5]

2004

La giuria, composta da Mario Baudino, Michelangelo Bellinetti, Francesco Cevasco, Laura Lepri, Claudio Marabini, Giorgio Pullini, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Guido Conti per l'opera Un medico all’opera.[5]

2005

La giuria, composta da Mario Baudino, Michelangelo Bellinetti, Francesco Cevasco, Laura Lepri, Claudio Marabini, Giorgio Pullini, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Gianfranco Scarpari per l'opera Una corsa nel tempo.[5]

2006

La giuria, composta da Mario Baudino, Michelangelo Bellinetti, Francesco Cevasco, Laura Lepri, Claudio Marabini, Giorgio Pullini, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Marco Lodoli per l'opera Bolle.[5]

2007

La giuria, composta da Mario Baudino, Michelangelo Bellinetti, Francesco Cevasco, Laura Lepri, Claudio Marabini, Giorgio Pullini, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Elena Varvello per l'opera L'economia delle cose.[5]

2008

La giuria, composta da Mario Baudino, Michelangelo Bellinetti, Laura Lepri, Claudio Marabini, Giancarlo Marinelli, Giorgio Pullini, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Paolo Cognetti per l'opera Una piccola cosa che sta per esplodere.[5]

2009

La giuria, composta da Mario Baudino, Michelangelo Bellinetti, Laura Lepri, Claudio Marabini, Giancarlo Marinelli, Giorgio Pullini, presieduta da Gian Antonio Cibotto, ha assegnato il premio a Mario Andrea Rigoni per l'opera Dall'altra parte.[5]

Anni 2010

2010

La giuria, composta da Tiziana Agostini, Mario Baudino, Michelangelo Bellinetti, Laura Lepri, Giancarlo Marinelli, presieduta da Giorgio Pullini, con Gian Antonio Cibotto quale presidente onorario, ha assegnato il premio a Antonietta Pastore per l'opera Leggero il passo sui tatami.[5]

2011

La giuria, composta da Tiziana Agostini, Mario Baudino, Michelangelo Bellinetti, Laura Lepri, Giancarlo Marinelli, presieduta da Giorgio Pullini, con Gian Antonio Cibotto quale presidente onorario, ha assegnato il premio a Giulio Mozzi per l'opera Sono l'ultimo a scendere (e altre storie credibili).[5]

2012

La giuria, composta da Tiziana Agostini, Mario Baudino, Laura Lepri, Giancarlo Marinelli, Enrico Palandri, presieduta da Giorgio Pullini, con Gian Antonio Cibotto quale presidente onorario, ha assegnato il premio a Roberto Piumini per l'opera L'amatore.[5]

2013

La giuria, composta da Tiziana Agostini, Mario Baudino, Laura Lepri, Giancarlo Marinelli, Enrico Palandri, Angelo Tabaro, presieduta da Giorgio Pullini, con Gian Antonio Cibotto quale presidente onorario, ha assegnato il premio a Laurana Berra, con l'opera La guerra, finalmente![5]

2014

La giuria, composta da Tiziana Agostini, Emanuela Carbé, Giancarlo Marinelli, Simona Nobili, Maria Pia Pagni, Enrico Palandri, presieduta da Giorgio Pullini, ha assegnato il premio a Andrea Bajani per l'opera La vita non è in ordine alfabetico.[5]

2016

La giuria, composta da Emanuela Carbé, Massimiliano Forza, Simona Nobili, Manlio Piva, presieduta da Giancarlo Marinelli, ha assegnato il premio a Bruno Gambarotta per l'opera Non si piange sul latte macchiato.[5]

2017

La giuria, composta da Emmanuela Carbè, Massimiliano Forza, Simona Nobili, Manlio Piva, presieduta da Giancarlo Marinelli, ha assegnato il premio a Furio Bordon per l'opera Stanze di famiglia.[5]

2018

La giuria, composta da Emmanuela Carbè, Simona Nobili, Manlio Piva, Massimiliano Forza, presieduta da Giancarlo Marinelli, ha assegnato il premio a Enrico Remmert per l'opera La guerra dei Murazzi.[5]

2019

La giuria, composta da Emmanuela Carbè, Simona Nobili, Manlio Piva, Massimiliano Forza, presieduta da Giancarlo Marinelli, ha assegnato il premio a Marco Marrucci per l'opera Ovunque sulla terra gli uomini.[5]

Anni 2020

2020

La giuria, composta da Emmanuela Carbè, Simona Nobili, Manlio Piva, Massimiliano Forza, presieduta da Giancarlo Marinelli, ha assegnato il premio a Paolo Pergola per l'opera Attraverso la finestra di Snell. Storie di animali e degli umani che li osservano.[5]

2021

La giuria, composta da Simona Nobili, Manlio Piva, Massimiliano Forza, Maria Grazia Tornisiello, presieduta da Giancarlo Marinelli, ha assegnato il premio a Francesca Marciano per l'opera Animal Spirit.[5]

2022

La giuria, composta da Simona Nobili, Manlio Piva, Massimiliano Forza, Maria Grazia Tornisiello, presieduta da Giancarlo Marinelli, ha assegnato il premio a Valeria Della Valle per l'opera La strada sognata.[6]

2023

La giuria, composta da Simona Nobili, Manlio Piva, Massimiliano Forza, Maria Grazia Tornisiello, presieduta da Giancarlo Marinelli, ha assegnato il premio a Giuliano Citti per l'opera All'ombra del Matajur.[5]

Premio Giuria giovani

Dal 1999 al 2007, nell'alveo del Premio Settembrini, è stato assegnato il "Premio Giuria giovani" i cui vincitori sono elencati di seguito.[5]

1999
Premio assegnato a Gino Pastega per l'opera I giochi della sorte.
2000
Premio assegnato a Eraldo Baldini per l'opera Gotico rurale.
2001
Premio assegnato a Enrico Brizzi per l'opera Lorenzo Marzaduri, L'altro nome del rock.
2002
Premio assegnato a Christian Raimo per l'opera Latte.
2003
Premio assegnato a Cesare De Marchi per l'opera Fuga a Sorrento.
2004
Premio assegnato a Silvia Moscati per l'opera Camera e colazione a Casamia.
2005
Premio assegnato a Paolo Mameli per l'opera Storie così....
2006
Premio assegnato a Alberto Zampieri per l'opera Racconti rubati.
2007
Premio assegnato a Alessandra Montrucchio per l'opera Fuoco, vento, alcol.

Note

  1. ^ a b c Dal sito ufficiale del Premio Settembrini
  2. ^ a b c Regione Veneto Legge regionale 1 dicembre 1989, n.49, su Gazzetta ufficiale, 1º dicembre 1989.
  3. ^ a b Regolamento settembrini, su culturaveneto.it. URL consultato il 16 marzo 2022.
  4. ^ Sono specificamente esclusi gli inediti, così come i romanzi/romanzi brevi, le opere poetiche e i saggi.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw ax ay az ba bb bc bd be bf bg bh bi Albo d'oro e composizione delle giurie (PDF), Regione del Veneto.
  6. ^ Sara Zanferrari, Premio Settembrini, su thrillernord.it. URL consultato il 1º maggio 2023.

Collegamenti esterni