Praetorium
Il Praetorium era l'alloggio del comandante romano di un esercito, di una legione e/o di unità ausiliarie, all'interno di un castrum (accampamento).[1] Il termine derivava da nome di uno dei principali magistrati repubblicani, il praetor.[2] Il consiglio di guerra si riuniva in questa tenda, acquisendo così un significato amministrativo e giuridico che venne utilizzato anche durante l'Impero bizantino, dove il praitōrion era la residenza del governatore di una città. Il termine è stato utilizzato anche dagli imperatori romani, come termine per indicare il loro quartier generale, dove includevano grandi edifici residenziali o palazzi.[2] Il nome sarebbe stato anche utilizzato per identificare i castra praetoria della guardia pretoriana di stanza a Roma.[2] StoriaIn epoca repubblicana, una volta scelto il posto per erigere l'accampamento (castra), si iniziava dalla tenda del comandante (praetorium), che doveva sorgere nella zona più adatta a controllare l'intero campo e a trasmettere gli ordini.[1] Collocata un'insegna dove si aveva intenzione di piantare questa tenda, essa era delimitata intorno da un'area a forma di quadrato, in modo che tutti i suoi lati fossero distanti dall'insegna 100 piedi tolemaici (pari a 120 piedi romani, equivalenti a 35,52 metri) e che la sua superficie fosse di quattro pletri (pari a 5.046 metri quadrati).[3] Lungo poi un lato di questo quadrato, quello nella cui direzione vi fosse un luogo adatto al rifornimento di acqua e di foraggio, erano disposte le legioni romane.[4] Struttura nel campo permanenteL'aspetto esteriore del pretorio non era simmetrico, anche se gli elementi erano tra loro abbastanza proporzionati.[5] Il pretorio era normalmente costruito attorno a due spazi aperti, che corrispondevano ad atrium e peristylium di una casa romana. La maggior parte dei praetorium erano circondate da zone delegate per l'esercizio fisico e le esercitazioni delle truppe. L'area davanti al campo era occupata dagli alloggiamenti del comandante dei soldati.[6] Erano fatte di mattoni, ricoperte di gesso con molti archi e colonne. All'interno del pretorio gli ufficiali romani erano in grado di svolgere particolari attività in alcune delle zone a loro predisposte e progettate.[7] Il pretorio normalmente si occupava delle informazioni riguardanti le sportulae (programma di tassazione e imposte) della regione, scavata direttamente nelle mura delle sue principali aree pubbliche. Spesso si trovava vicino all'ufficio del procuratore finanziario.[8]
Note
Bibliografia
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