Poul Nielson
Poul Nielson (Copenaghen, 11 aprile 1943) è un politico danese, esponente dei Socialdemocratici. È stato ministro e commissario europeo. BiografiaFormazione e carriera professionaleNielson frequentò la scuola superiore presso la contea di Nassau nello stato di New York, diplomandosi nel 1961[1]. Nel 1963 conseguì anche il diploma danese[1]. Nielson si laureò in scienze politiche presso l'università di Aarhus nel 1972[1]. Dopo la laurea tenne delle lezioni presso la NATO a Roma e fu esaminatore esterno presso l'Istituto di scienze politiche di Aarhus nel 1978-79[1]. Carriera politicaSia il padre che il nonno di Nielson erano militanti socialdemocratici[2]. Nel 1966 Nielson fu nominato presidente nazionale dell'organizzazione giovanile del partito socialdemocratico Frit Forum[1]. Svolse l'incarico anche l'anno successivo[1]. Nel 1971 Nielson fu eletto al Folketing[1]. L'anno successivo fu nominato delegato presso l'Assemblea generale delle Nazioni Unite[1]. Fece parte anche dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa[1]. Nel 1973 lasciò il seggio parlamentare e nel 1974 entrò nel ministero degli affari esteri, dove rimase fino al 1979[1]. Tra 1974 e 1979 presiedette inoltre il comitato del partito socialdemocratico per la politica estera, di cui faceva parte dal 1965[3]. Fu eletto nuovamente al Folketing nel 1977 e nominato nuovamente delegato presso l'Assemblea generale delle Nazioni Unite[1]. Tra il 1977 e il 1979 presiedette il movimento europeo della Danimarca[1]. MinistroNel 1979 Nielson fu nominato presidente della commissione parlamentare per il commercio e l'industria e ministro dell'energia[1]. Rimase ministro fino al 1982[1]. Dal 1984 al 1994 presiedette il comitato del partito socialdemocratico per la politica energetica[1]. Tra il 1984 e il 1985 Nielson non fu membro del Folketing e diresse il dipartimento politico del ministero degli esteri[3]. Nel 1985-86 fu consulente della Scuola danese di amministrazione[1]. Nel 1986 fu rieletto al Folketing ed in seguito ne fece parte ininterrottamente fino al 1999[1]. Dal 1986 al 1994 fece parte del Consiglio nordico[1]. Tra gli anni Ottanta ed i primi anni Novanta Nielson fece parte dei consigli di amministrazione di una serie di imprese[1]. Nel 1994 Nielson fu nominato ministro della cooperazione allo sviluppo[1]. Svolse l'incarico fino al 1999, quando fu indicato dal governo danese come commissario europeo della Danimarca. Commissario europeoNielson entrò in carica come Commissario europeo per lo Sviluppo e gli aiuti umanitari nell'ambito della Commissione Prodi e rimase in carica dal settembre 1999 al novembre 2004. Durante il suo mandato venne firmata la Convenzione di Cotonou. Attività successiveDopo la fine del mandato da commissario europeo Nielson è tornato a presiedere il comitato del partito socialdemocratico per la politica estera[4]. È stato nominato membro del comitato consultivo del segretario generale dell'ONU sull'acqua[4]. Nielson insegna politica europea e discipline dello sviluppo presso l'università di Aalborg[4]. Pubblicazioni
Vita personaleNielson è sposato ed ha tre figli[1]. Note
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