Pomaro
Pomaro è una frazione del comune italiano di Piozzano, in provincia di Piacenza. Situata a mezza costa sul lato sinistro della val Luretta è formata da un nucleo che comprende la pieve di San Vitale, la canonica, il cimitero, gli annessi agricoli ed è circondata da cascine e fattorie. StoriaIl toponimo deriva dal latino pomarium, dal significato di ‘pometo’, nome comune anche ad altre località italiane come Pomaro nel Monferrato e Pomaro di Monte Acuto[1]. La zona di Pomaro è frequentata fin dall'epoca preistorica, come testimoniato dai ritrovamenti di reperti risalenti all'età del bronzo e custoditi nel museo archeologico di Pianello Val Tidone; in epoca romana Pomaro è abitato e viene citato come vicus Pomarius nella tabula alimentaria traianea[2]. Conosciuto dal IX secolo per la pieve, tributaria poi della cattedrale piacentina con quelle di San Giorgio, Cassiano e Carmiano unite dal vescovo Everardo nell'896, ottiene maggiori privilegi nel 948, quando il re Lotario II, pur confermando al duomo le prerogative sui beni goduti, permette alle pievi dipendenti di costruire fortificazioni a loro difesa. Con l'istituzione dei comuni in seguito alla riorganizzazione amministrativa attuata da Napoleone nel 1806, viene istituito il comune di Pomaro. La sede comunale, inizialmente posta a Pomaro, viene, poi trasferita nella frazione di Montecanino. Nel 1862 il comune cambia nome in Pomaro Piacentino[3]. Pomaro rimane comune autonomo fino al 1875, quando tramite un regio decreto, viene disposto il trasferimento della sede comunale dalla frazione di Montecanino alla frazione di Piozzano, situata nel fondovalle[4]. Nonostante il trasferimento, la sede originale del comune viene comunque ricordata nello stemma, che presenta un albero carico di mele posto in cima a una collina. Nel 1877 viene cambiata conseguentemente anche la denominazione del comune, che diventa Piozzano[5]. Monumenti e luoghi d'interesse
Infrastrutture e trasportiLa frazione è attraversata dalla strada provinciale 65 della Caldarola che, proveniente dal capoluogo risale la vallata fino all'omonimo passo, discendendo, poi, in val Trebbia, a Mezzano Scotti, frazione del comune di Bobbio[8]. Note
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