PolifilescoIl polifilesco è la lingua letteraria usata nel romanzo allegorico Hypnerotomachia Poliphili (1499) attribuito a Francesco Colonna e ritenuto uno dei capolavori dell'Umanesimo italiano. Esso consiste in una prosa grammaticalmente impostata sul volgare toscano – perlopiù boccacciano – in cui tuttavia si innestano parole latine di registro elevato: è perciò il contrario del latino maccheronico, il quale si applica alla scrittura in versi e in cui a una tessitura morfosintattica latina fa riscontro l'inserimento di termini dialettali anche scurrili. Come il maccheronico prefolenghiano, anche il polifilesco matura in area veneta, ma differenti sono gli scopi: parodici per il primo, di nobilitazione stilistica per il secondo. EsemplificazionePolifilesco: «Stupefacto dunque non poco, ruminando, & cum summo dilecto curioso riguardando tale ingente machina conflata in animale da humano ingenio, dignissimo imaginato, che in omni membro indefectamente participasse la egregia harmonia & compaginatione. Onde nella retinente memoria mi soccorse il fortunevole cavallo Seiano.»[1] Maccheronico: «lustrabant sylvas, perque ulmos perque pioppas NoteBibliografia
|
Portal di Ensiklopedia Dunia