Pineta Granducale
La Pineta Granducale è una pineta litoranea della provincia di Grosseto che si estende nel Parco naturale della Maremma, interessando la parte sud-occidentale del comune di Grosseto, tra Bocca d'Ombrone e le pendici settentrionali Monti dell'Uccellina, nei pressi della frazione di Alberese. TerritorioLa pineta è costituita principalmente da pini domestici, che furono fatti impiantare in epoca settecentesca dai granduchi di Lorena, a seguito delle opere di bonifica e canalizzazione dell'area palustre che si estendeva tra la foce dell'Ombrone e i Monti dell'Uccellina, che originariamente costituiva il Lago di Alberese. I pini domestici della Pineta Granducale forniscono pinoli di elevata qualità. Gli alberi crescono in alcuni tratti, laddove non è presente la vegetazione dunale e retrodunale, fino a pochi metri dalla riva del mare; in prossimità della foce dell'Ombrone, il fenomeno dell'erosione costiera ha portato nel corso dei decenni alla perdita di alcuni ettari di pineta in prossimità della linea di costa, con l'azione salina che tende a farsi sentire anche sulle radici delle retrostanti file di alberi. Tuttavia, l'estensione della pineta si protrae anche per alcuni chilometri verso il retroterra; la sua imponenza e la sua vastità sono ben visibili osservando il panorama dai poggi sui quali sorgono la Torre di Collelungo e la Torre di Castel Marino. L'area protettaLa Pineta Granducale è riconosciuta come area naturale protetta, sia come sito di interesse regionale, interamente compreso nel Parco regionale della Maremma, sia come sito importanza comunitaria (pSIC) e zona protezione speciale (ZPS) con la denominazione "Pineta Granducale dell'Uccellina", per il notevolissimo valore paesaggistico e per i suoi tipi di utilizzazione, che comportano una non eccessiva densità delle chiome e del sottobosco, a cui si affianca un elevato interesse storico e forestale[1]. I principali elementi di criticità interni al sito sono[1]:
I principali elementi di criticità esterni al sito sono[1]:
I principali obiettivi di conservazione fissati sono[1]:
Indicazioni per le misure di conservazione[1]:
GeomorfologiaIl sito di interesse regionale e comunitario è a preminente interesse paesaggistico e forestale. Le Pinete tendono a rinnovarsi naturalmente costituendo soprassuoli disetanei rari a livello italiano. Altre tipologie ambientali rilevanti sono i Canali e le piccole aree umide.[1] FaunaPresenza fra i mammiferi del Suncus etruscus e tra i chirotteri il rinolofo euriale (Rhinolophus euryale). Abbondante presenza tra i rettili della testuggine palustre (Emys orbicularis) con densità molto elevate nel canale che delimita il sito verso l'entroterra. È presente anche la testuggine di Hermann (Testudo hermanni) e da segnalare il cervone (Elaphe quatuorlineata). Nell'avifauna, è probabile nidificante il biancone (Circaetus gallicus), mentre la ghiandaia marina (Coracias garrulus) è nidificante. Fra gli invertebrati è da segnalare Euplagia quadripunctaria oltre ad alcune specie endemiche.[1]. Strutture ricettiveParte della Pineta Granducale è attraversata dalla pista ciclabile Alberese-Marina di Alberese-Bocca d'Ombrone. Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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