Pierre Bodard iniziò i suoi studi d'arte presso la Scuola di Belle Arti di Bordeaux con François Quinsac e li proseguì a Parigi iscrivendosi all'École des Beaux-Arts sotto la guida di Gabriel Ferrier. Nel 1909, vinse il Prix de Rome per il suo quadro "Cerere salva la vita a un bambino"[1]
Si recò quindi a Roma, presso l'Accademia di Francia, dove fu allievo di Carolus-Duran e poi di Albert Besnard.[2] L'occasione di questo soggiorno romano gli permise di viaggiare spesso nei Paesi mediterranei, visitando l'Algeria, la Tunisia, la Sardegna e la Sicilia, la Grecia, la Spagna e la Turchia, e in ogni luogo che visitava dipinse o realizzò schizzi e bozzetti.
Nel 1915 fu arruolato e assegnato alla Martinica, dove si sposò a Fort-de-France con una giovane delle Antille. Ritornò in patria nel 1920, e si stabilì a Parigi, ma restò sentimentalmente legato alle Antille per tutta la vita. Prese dimora nel quartiere di Montparnasse vicino all'atelier del pittore Antoine Bourdelle.
Bodard fu membro e segretario della "Società degli artisti francesi", ed espose regolarmente al Salon di Parigi dal 1908 al 1932. Nel 1912 fu gratificato da una medaglia d'onore e nel 1932 presentò, a conclusione delle sue partecipazioni al Salon, una grande composizione
nello stile degli anni '30: "Les Arums".[3]
Oltre ai quadri ispirati alla sua permanenza nelle Antille, particolarmente ricchi e originali, egli realizzò altresì delle pitture sui Paesi Baschi e su alcune regioni della Francia.
Dopo diversi anni in cui si era dedicato alla pittura storica e a quella di genere, Bodard passò gradualmente alla pittura orientalista e a quella della marina, così come alla ritrattistica. L'efficacia delle sue tele marinare gli valse nel 1921 la nomina a Peintre de la Marine.
Municipio di Saint-Barthélemy (Landes), 6 oli su tela e 1 sovracolore: "La Tuilerie a Biaudos", "Manò davanti alla Tuilerie", "Il portico della chiesa di La Bastide-Clairence", "Sotto gli archi di Labastide", (grande trittico che rappresenta la piazza di Labastide), "Il Canal Grande di Venezia", "Veduta di Saint Barthélemy",
Museo-biblioteca dell'École des beaux-arts di Parigi : "Cerere salva la vita a un bambino".