Piero Caleffi
Pietro Caleffi detto Piero (Suzzara, 9 giugno 1901 – Roma, 22 agosto 1978) è stato un politico, partigiano e antifascista italiano. Prima della guerraNel 1925-1926 fu segretario della Federazione socialista di Mantova. Con la messa al bando dei partiti di opposizione nel 1926, Caleffi entrò a far parte della giunta esecutiva del Partito d'Azione di Genova. Nel 1930 e nel 1936 fu arrestato dalle autorità fasciste per sovversione. Durante la guerraDopo l'8 settembre 1943, Caleffi fu contattato dagli emissari degli Alleati ed entrò a far parte della missione Law, con la quale lui e altri azionisti organizzarono un servizio di informazioni che doveva riferire agli inglesi dei movimenti di truppe tedesche in Italia. Inoltre collaborò per far fuggire in Svizzera i soldati alleati prigionieri dei tedeschi e per organizzare i collegamenti con le formazioni partigiane che allora cominciavano a formarsi. Nell'agosto del 1944 fu catturato dai repubblichini a Milano, consegnato alle SS e mandato nel lager di Bolzano e poi in quello di Mauthausen, da dove fu trasferito nel sottocampo di St. Aegid. Tornato in Italia, raccontò le esperienze vissute in quegli anni nel libro Si fa presto a dire fame, scritto nel 1954. Nel dopoguerraNella nuova Italia repubblicana, Caleffi si iscrisse al Partito Socialista Italiano e diventò giornalista. Fu eletto senatore nella III legislatura nel 1958, restando al Senato per tre legislature. Fu anche nominato sottosegretario alla Pubblica Istruzione nel II e III governo Moro (dal 1964 al 1968) e poi sottosegretario al Turismo e Spettacolo nel governo Rumor I (dal 1968 al 1969). Dal 13 maggio 1970 fino al termine della V Legislatura nel 1972 è vice-presidente del Senato. Caleffi è stato anche presidente dell'ANED, l'Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti. Opere
ArchivioL'archivio personale di Piero Caleffi è disponibile e consultabile presso l'ISEC. Altri progetti
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