Piero BianconiPiero Bianconi (Minusio, 1º giugno 1899 – Minusio, 5 giugno 1984) è stato un docente, scrittore e storico dell'arte svizzero-italiano[1]. BiografiaFiglio di Alessandro Bianconi e di Margherita, nata Rusconi, era nato a Minusio ma la famiglia era originaria di Mergoscia[1]. Era fratello di Giovanni Bianconi ed era sposato con Cecilia Lombardi[1]. Dopo un apprendistato commerciale, ottenne la patente di maestro (1927) e iniziò a frequentare l'università di Friburgo. Dal 1932 al 1934 soggiornò a Firenze e Roma, dove lavorò alla tesi e seguì corsi di storia dell'arte di Pietro Toesca. Qui fece amicizia con scrittori, poeti e critici soprattutto di area cattolica e tra quelli che ruotavano intorno alla rivista Il Frontespizio (Bargellini, Betocchi, Bo, Don De Luca) dai quali sviluppò un gusto per il frammento e la prosa stilisticamente elegante. Rientrato in Svizzera, completò i suoi studi in letteratura italiana all'Università di Friburgo con una tesi su Giovanni Pascoli nel 1935. In Svizzera, fu lettore di italiano all'Università di Berna dal 1935 al 1936. Ha poi insegnato francese e storia dell'arte alla scuola di formazione per insegnanti di Locarno e al Liceo di Lugano. Bianconi ha iniziato la sua attività letteraria con Ritagli, una raccolta di brevi testi che rivelano immediatamente un forte gusto per l'eleganza formale e per la parola cordiale. Questo fu seguito da Croci e rascane, una prima tappa significativa all'interno della prosa di Bianconi: l'interesse per l'umanità del villaggio è notevole, così come la scoperta del carattere barocco del Canton Ticino. Ha tradotto Balzac, Baudelaire, Samuel Butler, Diderot, Flaubert, Johann Wolfgang von Goethe, Charles-Ferdinand Ramuz, Rousseau, Stendhal e Voltaire, tra gli altri, e prodotto saggi su Francesco Borromini, Hieronymus Bosch, Pieter Bruegel, Antonio da Correggio, Matthias Grünewald, Lorenzo Lotto, Piero della Francesca e Félix Vallotton. Opere
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia