L'artista ha lavorato principalmente nell'ambito della città di Brescia durante la seconda metà del Cinquecento e i primi anni del Seicento, producendo una grande quantità di opere tra quadri, sculture e architetture. Diresse il cantiere del Duomo nuovo tra il 1604 e il 1611. Il suo lavoro fu poi riconosciuto dallo storico settecentesco Luigi Lanzi. Numerose sue stampe furono acquisite dal conte Camillo II Gonzaga di Novellara.[2]
Marina Braga, Roberta Simonetto (a cura di), Le quadre di Sant'Alessandro in Brescia Città Museo, Sant'Eustacchio, Brescia 2004
Giuseppe Tanfoglio, Fiorenzo Raffaini, San Cristo - Santissimo Corpo di Cristo, Brescia 2007
Stefano Ticozzi, Dizionario degli architetti, scultori, pittori, intagliatori in rame ed in pietra, coniatori di medaglie, musaicisti, niellatori, intarsiatori d'ogni età e d'ogni nazione', volume 1, 1830