Piazza Dante (Trento)
Piazza Dante è una piazza e giardino pubblico di Trento. DescrizioneLa piazza è delimitata a ovest dalla stazione ferroviaria, dalla Chiesa di San Lorenzo e dalla stazione delle autocorriere, a nord dal Palazzo della Provincia, a est dal Palazzo della Regione e dal Grand Hotel Trento, e a sud da via Torre Vanga. La piazza è divisa in due da un "listone" che dall'uscita della stazione indirizza verso il centro della città a est.[1] Nella parte a sud del listone si trovano il Monumento a Dante, la palazzina Liberty, la Palazzina APT, i monumenti alla Famiglia Trentina e a Eusebio Francesco Chini, la stele a Guglielmo Ranzi, i busti di Giovanni Canestrini e Giuseppe Verdi e un laghetto. In quella a nord il monumento a Luigi Negrelli, i busti di Giacomo Bresadola, Giosuè Carducci, Antonio Gazzoletti, Giovanni Prati e un parco giochi.[2] StoriaLa zona di Piazza Dante era originariamente occupata dall'alveo del fiume Adige, rettificato nel 1854-58 in occasione della realizzazione della nuova rete ferroviaria. Proprio nella Piazza fu costruita nel 1857 la stazione ferroviaria, da cui il nome originale "Piazza della Stazione".[3] Nel 1875 emerse l'idea di realizzare un parco pubblico. Nel 1878 Saverio Tamanini e Giovanni de Pretis presentarono un progetto. Nel 1879 l'ing. Annibale Apollonio presentò un progetto con modifiche, ma Tamanini si oppose e ottenne il progetto esecutivo e la direzione dei lavori, che si conclusero nel 1895. Il parco fu pensato come zona da passeggio. L'11 ottobre 1896 fu inaugurato il Monumento a Dante, e la piazza cambiò il nome in Piazza Dante.[3] Negli anni successivi è stata arricchita da altri monumenti o busti dedicati a Giovanni Prati (1901), Giovanni Canestrini (1902), Giosuè Carducci (1908), Antonio Gazzoletti (1913) e Giuseppe Verdi (1913).[4] Ai primi del '900 è stata costruita anche la palazzina Liberty come bagno pubblico e ristorante. Dopo la prima guerra mondiale e l'annessione all'Italia vennero aggiunti i monumenti a Eusebio Francesco Chini e Luigi Negrelli (1930), Guglielmo Ranzi (1934) Giacomo Bresadola (1955).[4] Nel 1934 fu ricostruita la stazione ferroviaria, in stile razionalista, su progetto dell'ingegnere e architetto Angiolo Mazzoni. Fra il 1958 e il 1965 sul lato est fu costruito il Palazzo della Regione su progetto di Adalberto Libera. A partire dal 2007 il parco è stato interessato da interventi di riqualificazione e di animazione sociale. Nel 2008 è stato anche inaugurato il Monumento alla Famiglia Trentina Tipo del 2007.[5] Galleria d'immagini
Note
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