Piazza Alberica
Piazza Alberica è la piazza storica più grande e importante di Carrara. La zona in cui si trova, un tempo disabitata, era l'antica Platea Porcorum, il luogo dove si svolgeva il mercato del bestiame. Il nome di piazza Alberica deriva da Alberico I Cybo-Malaspina, che la ristrutturò nella seconda metà del Cinquecento rendendola il nuovo luogo del potere economico della città. StoriaXVI secolo ("Carrara nova")Il 10 maggio del 1557 venne posata la prima pietra delle fondamenta delle nuova mura di "Carrara nova", progetto urbanistico sviluppato dal giovane Alberico e volto a consolidare la sua immagine di Signore assoluto di Massa e Carrara. Questo evento diede inizio ad una serie di modifiche urbane che segneranno nel profondo la città. Venne ridisegnato completamente l'assetto urbano e furono eretti nuovi edifici che si affacciavano su strade e piazze di nuova costruzione. Nello stesso anno, iniziarono i lavori della costruzione di Piazza Alberica come nuovo baricentro simbolico e centro del potere economico cittadino. La città venne completamente ridisegnata, con una struttura urbana molto diversa rispetto al più antico nucleo medievale. Con la diffusione dei nuovi edifici destinati a residenza privata di una sola famiglia, la città subì inoltre una vera e propria suddivisione in ceti sociali. Si costituirono dunque delle zone dedicate alle sole famiglie più abbienti, che perlopiù erano ricchi commercianti del marmo e nobili. Le zone al di là del Carrione incominciarono invece a essere popolate dai ceti più poveri (lavoratori dipendenti, artigiani). XVII secoloNel Seicento vennero costruite delle strade che ebbero il compito di sfociare in punti focali in modo tale da attirare l'attenzione sugli edifici più importanti dell'epoca: uno degli esempi è il palazzo del Medico. Nella piazza, presso il bar della Borsa, il martedì era momento di ritrovo per i commercianti che discutevano e conducevano il commercio di marmi, bestiame, vino, prodotti agricoli e tronchi di faggio destinati alla costruzione delle lizze per trasportare il marmo fino a valle. DescrizioneLa piazza è di forma rettangolare ed è circondata da palazzi appartenenti all'epoca rinascimentale e barocca, caratterizzati dai loro intensi colori rosa, rosso e giallo. Ogni anno viene rievocata la "Posa della Prima Pietra di Carrara Nova o Cybea", avvenuta il 10 maggio 1557. Al centro si trova una fontana con vasca e leone in marmo, sormontata da una grande statua della Duchessa Maria Beatrice d'Este (eseguita nell'anno 1824 dallo scultore carrarese Pietro Fontana) che si erge sopra un alto piedistallo ornato da bassorilievi. La pavimentazione della piazza include dieci riquadri con marmo bianco estratto dalle vicine cave delle Alpi Apuane. PalazziSulla piazza si affacciano vari edifici della borghesia cittadina: il Palazzo Diana (conosciuto anche come Palazzo delle Logge), il Palazzo Orsolini e il maestoso Palazzo del Medico. Vi sono inoltre edifici di minore importanza appartenenti alla famiglia Tenerani e alla famiglia Luciani.
Fontana della BeatriceAl centro della piazza si trova la Fontana della Beatrice, di impronta neoclassica. La statua che la sormonta rappresenta Maria Beatrice d'Este e fu scolpita dallo scultore carrarese Pietro Fontana. Il basamento è opera di Lorenzo Bartolini e la fontana è arricchita da bassorilievi realizzati da Matteo Bogazzi, Giuseppe del Nero e Giovanni Tacca. Nel fronte a nord-est: bassorilievo dello scultore Matteo Bogazzi raffigurante Aronte con le Arti sorelle. Nel fronte a sud-est: bassorilievo di Giovanni Tacca raffigurante sei figure tra le quali si possono individuare Minerva che presenta il Genio della Scultura a Carrara, a fianco del Carrione. Nel fronte a nord-ovest: bassorilievo di Giuseppe del Nero raffigurante Maria Beatrice seduta tra figure rappresentanti Carità, Giustizia e Religione. La Fontana venne eretta tra il 1816 e il 1824 e inaugurata l'8 novembre del 1824, dopo la caduta di Napoleone e il ritorno della sovrana precedente, appunto Maria Beatrice d'Este. Fontana si ispirò all'iconografia di Giunone e la statua venne completata da una fontana con una vasca sormontata da una sfinge stilizzata accovacciata, copia di un soggetto presente nelle collezioni egizie del Louvre. Tuttavia l'opera è rimasta incompleta rispetto al progetto originale. Escludendo le fontane e il Nettuno albericiano, realizzato con materiali di reimpiego, si tratta del primo monumento pubblico realizzato in città. Gabriele D'Annunzio dedicò un canto a Carrara scrivendo: Bibliografia
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