Philesturnus carunculatus
Il calleide caruncolato dell'Isola del Sud o sellarossa dell'Isola del Sud (Philesturnus carunculatus (Gmelin, 1789)) è un uccello passeriforme della famiglia dei Calleidi[2]. EtimologiaIl nome scientifico della specie, carunculatus, significa "munito di caruncole" ed è un riferimento al loro aspetto: il nome comune di questi uccelli è invece un riferimento al loro areale. DescrizioneDimensioniMisura 25 cm di lunghezza, per 61-94 g di peso[3]: a parità d'età, i maschi sono più grossi e pesanti rispetto alle femmine[3]. AspettoSi tratta di uccelli dall'aspetto massiccio, muniti di testa arrotondata, ali arrotondate e relativamente deboli, lunga coda dalla punta cuneiforme, forti zampe dagli artigli ricurvi e becco allungato forte e appuntito. Il piumaggio presenta dimorfismo sessuale: nei maschi testa, nuca, petto, ventre e fianchi sono di colore nero lucido, e dello stesso colore sono coda e remiganti. Il dorso, le ali, il codione ed il sottocoda sono invece di un caldo color bruno-nocciola: alla base del becco, su ciascun lato della bocca, è presente una caruncola di color rosso arancio simile a un bargiglio. In ambedue i sessi becco e zampe sono di colore nerastro, mentre gli occhi sono di colore bruno scuro. BiologiaSi tratta di uccelli dalle abitudini di vita essenzialmente diurne, che (quando la loro popolazione lo consentiva) tendono a vivere in piccoli stormi: cattivi volatori (sebbene in grado di volare rumorosamente per brevi distanze), questi uccelli sono però in grado di scalare agevolmente i tronchi e di saltellare di ramo in ramo fra gli alberi alla ricerca di cibo grazie alle forti zampe unghiute. Questi uccelli sono conosciuti per il loro inconfondibile richiamo zufolante a quattro sillabe (la prima alta, le altre due uguali e calanti e l'ultima lievemente crescente), ripetuto molto spesso: questi uccelli mostrano inoltre atteggiamenti di territorialità e di dominanza, cantando a lungo al sorgere del sole per delimitare il territorio, cantando e annuendo con la coda ed i bargigli ben dilatati ed eventualmente aggredendo l'antagonista, cercando di colpire col becco i bargigli dell'avversario. AlimentazioneIl sellarossa dell'Isola del Sud è un uccello prevalentemente insettivoro, la cui dieta si compone perlopiù di insetti, larve ed altri invertebrati rinvenuti sollevando pezzi di corteccia col forte becco cuneiforme: questi uccelli possono cercare il cibo anche al suolo, smuovendo le foglie e i detriti col becco. Inoltre, essi possono integrare la propria dieta con bacche, frutta matura e nettare di lino nativo minore[3]. RiproduzioneSi tratta di uccelli rigidamente monogami, che si riproducono in primavera ed estate australi (sebbene in caso di autunno mite e con cibo abbondante possano riprodursi anche durante questa stagione[3]), portando avanti un'unica covata. Il nido a coppa di fibre vegetali intrecciate viene costruito tra le epifite, le corone delle felci, nelle cavità e spaccature dei tronchi d'albero, generalmente a pochissima distanza dal suolo: al suo interno la femmina depone 2-4 uova bianco-grigiastre con fitta punteggiatura bruna, che cova da sola (col maschio che le fornisce il cibo) per circa due settimane, al termine delle quali schiudono pulli ciechi ed implumi. Distribuzione e habitatCome intuibile dal nome comune, il sellarossa dell'Isola del Sud è endemico dell'Isola del Sud della Nuova Zelanda: un tempo verosimilmente diffusa in gran parte dell'isola, attualmente la specie è diffusa allo stato selvatico solo in alcune isole del Fiordland ed attorno a Stewart Island[1]. L'habitat di questi uccelli era rappresentato dalla foresta primaria con presenza di grossi alberi secolari e di denso sottobosco: attualmente essi vivono in ambienti costituiti perlopiù da foresta secondaria, con densa ricrescita. ConservazioneConsiderato piuttosto comune anche sulla terraferma, agli inizi del XX secolo il sellarossa dell'Isola del Sud era quasi completamente scomparso, con la popolazione residua consistente in una trentina di esemplari su Big South Cape Island, a sud-est di Stewart Island[1]. Il motivo del declino della specie sull'isola principale è dovuto principalmente, oltre alla riduzione dell'habitat a causa di deforestazione e conversione in pascoli e terre coltivate, all'introduzione di specie predatrici (mustelidi, ratti e tricosuro volpino), alle quali questi uccelli si sono rivelati estremamente vulnerabili in virtù del loro comportamento riproduttivo (nido costruito vicino al suolo, piccoli che saltellano rumorosamente sul terreno per mendicare l'imbeccata). Nel 1963 i ratti giunsero anche a Big South Cape Island, al seguito delle imbarcazioni dei muttonbirders (cacciatori di berte grigie): il Dipartimento della Conservazione della Nuova Zelanda intervenne tempestivamente, prelevando gli ultimi esemplari di sellarossa ed avviandone un programma di riproduzione in cattività e di successiva reintroduzione in isole-santuario prive di predatori[4]. Note
Bibliografia
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