L'ambiente della Laguna di Venezia è un territorio umido di grande interesse naturalistico, ecologico e commerciale. L'alto numero di specie ittiche, insolito per uno specchio d'acqua a fondalesabbioso, è dovuto alla complessità del territorio lagunare, formato da foci fluviali, bassi fondali (fino ad un massimo di 10 metri), barene, isole, canali artificiali e bocche di porto. La salinità dell'acqua varia dal 27‰ al 34‰ , con picchi più alti o più bassi secondo le stagioni, così come la temperatura.
Residenti: specie che vivono in laguna o in estuario
Migratori: specie che trascorrono parte della loro vita in ambiente lagunare, si dividono in:
Migratori diadromi: specie di passaggio in laguna durante le migrazioni (anadrome e catadrome) riproduttive
Migratori marini, distinti in:
Migratori marini giovanili: specie marine che trascorrono in laguna la parte giovanile della loro vita
Migratori marini occasionali: specie marine che non hanno alcun legame fisso con la laguna, la loro presenza è occasionale e sporadica
Migratori marini stagionali: specie marine che migrano stagionalmente nelle acque lagunari
Visitatori dulcacquicoli occasionali: specie d'acqua dolce che occasionalmente, in base a cicli stagionali, vivono occasionalmente in laguna, nelle aree dove sfociano i corsi d'acqua
Le acque lagunari inoltre accolgono stagionalmente gli avannotti ("montada") delle specie adriatiche, che trovano qui maggiori probabilità di sopravvivenza rispetto all'ambiente marino.
Lavorando opportunamente il territorio, l'uomo ha trasformato alcune zone della laguna in "vasche" naturali, chiamate Valli da pesca, dove poter allevare pesci per l'alimentazione umana in modo estensivo.
M. PELLIZZATO (a cura di), Pesci molluschi e crostacei della laguna di Venezia - Risorse ittiche e ambiente lagunare tra storia e innovazione, Venezia, Cicero, 2002