People's Computer CompanyPeople's Computer Company (PCC, lett. "azienda di computer del popolo") è stata un'organizzazione informatica statunitense fondata nei primi anni settanta a Menlo Park (California), autrice dal 1972 di una storica newsletter nota come People's Computer Company, poi People's Computers e infine Recreational Computing. La PCC era particolarmente interessata alla diffusione e divulgazione dell'informatica personale, ed era sostenuta dalla fondazione educativa Portola Institute, che finanziava anche il periodico Whole Earth Catalog.[1] StoriaL'associazione deriva da un piccolo gruppo che si occupava di educazione informatica, Dymax, fondato intorno al 1970 da Bob Albrecht e Dennis Allison a Menlo Park nell'ambito del Portola Institute. Ispirato dal Whole Earth Catalog, Albrecht decise di creare un periodico, che fu approvato dall'istituto purché fosse economico.[2] La newsletter PCC fu avviata da Bob Albrecht e George Firedrake nel 1972.[3][4] Il nome fu ispirato a Bob Albrecht dal gruppo di Janis Joplin Big Brother and the Holding Company, nel senso che quel gruppo musicale non era veramente un'azienda, e allo stesso modo la PCC all'epoca non era ancora un'azienda.[2] Dopo la nascita del periodico, Allison, Albrecht e alcuni altri costituirono l'omonima associazione come società didattica non profit, attiva nelle partecipazioni a convegni sull'educazione, nelle presentazioni informatiche e nell'editoria informatica.[2] Dalle riunioni che l'associazione teneva il mercoledì per presentare i propri progetti, nel 1975 nacque il Homebrew Computer Club.[1] PCC fu anche la prima editrice, nel 1976, della rivista poi divenuta Dr. Dobb's Journal. Costituitasi come incorporation non profit, la PCC Inc. ha continuato a occuparsi di educazione e informatica fino ai primi anni 2000.[5] NewsletterLa prima newsletter di People's Computer Company, pubblicata nell'ottobre 1972,[6] si presentò in questa maniera: (EN)
«Computers are mostly used against people instead of for people; used to control people instead of to free them; Time to change all that - we need a... Peoples Computer Company.» (IT)
«I computer sono usati principalmente contro le persone invece che per le persone; usati per controllare le persone invece che per liberarle; È ora di cambiare tutto questo: abbiamo bisogno di una... Compagnia di Computer delle Persone.» Aveva formato da quotidiano e cadenza bimestrale. Da maggio/giugno 1977 cambiò nome in People's Computers e formato in uno più simile alle riviste tradizionali. Da gennaio/febbraio 1979 cambiò nome in Recreational Computing e adottò anche la carta patinata.[7] La rivista aveva grafica semplice, ma i contenuti erano paragonabili a quelli delle riviste informatiche che presto avrebbero avuto grande diffusione nel mondo. Fin dal primo numero diede grande importanza all'apprendimento del linguaggio BASIC.[1] La newsletter smise di essere pubblicata nel 1981.[7] Bob Albrecht fu redattore di PCC per i primi cinque anni circa e teneva una rubrica di 1-2 pagine chiamata Dragonsmoke (lett. "fumo di drago"), dove parlava del più e del meno. Successivamente creò un'altra rivista di informatica denominata Dragonsmoke.[2] Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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