Paul-Ludwig LandsbergPaul-Ludwig Landsberg (Bonn, 3 dicembre 1901 – Campo di concentramento di Sachsenhausen, 2 aprile 1944) è stato un filosofo tedesco di origine ebraica. BiografiaPaul-Ludwig Landsberg nacque a Bonn, secondogenito di Ernst Landsberg, professore di Diritto romano e Diritto penale all'Università di Bonn, e Anna Silverberg[1]. Fu un esponente di spicco del personalismo europeo. Durante l'adolescenza frequentò Max Scheler, di cui divenne poi allievo[2], e Romano Guardini, avvicinandosi nel frattempo al cattolicesimo[2]; nel 1928 ottiene la cattedra di filosofia all'Università di Bonn[1][2]. Lasciò la Germania nel 1933 con l'avvento del nazismo, riparando in Spagna a Barcellona e poi in Francia a Parigi[2] con la salita al potere di Francisco Franco. Qui collaborò con la rivista Esprit di Emmanuel Mounier[2]. In seguito all'occupazione nazista della Francia rifiutò l'offerta di Jacques Maritain di fuggire negli Stati Uniti, e fu poi catturato dalle forze della Gestapo[2] a Pau[1]. Morì il 2 aprile 1944 nel campo di concentramento nazista di Sachsenhausen[1]. Gli sopravvisse la moglie, Magdalena Hoffman, sposata in Svizzera[1]. Opere
NoteBibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia