Passo del Rombo

Passo del Rombo
Timmelsjoch
La strada del passo del Rombo sul versante austriaco, poco dopo la riapertura primaverile
StatiItalia (bandiera) Italia
Austria (bandiera) Austria
Regione  Trentino-Alto Adige
Tirolo
Provincia  Bolzano
Distretto di Imst
Località collegateMoso in Passiria
Sölden
Altitudine2 474 m s.l.m.
Coordinate46°54′19″N 11°05′48″E
Altri nomi e significatiTimmelsjoch (tedesco)
Chiusura invernaleda fine ottobre a fine maggio circa
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Passo del Rombo Timmelsjoch
Passo del Rombo
Timmelsjoch

Il passo del Rombo (Timmelsjoch in tedesco - 2.474 m s.l.m.) è un valico alpino delle Alpi Retiche orientali, al confine fra Italia e Austria, che mette in comunicazione la Val Passiria in Alto Adige con la Ötztal in Tirolo. Dal punto di vista geomorfologico il passo separa le Alpi Venoste a ovest dalle Alpi dello Stubai ad est (entrambe sottosezioni delle Alpi Retiche orientali).

Etimologia

Il nome "Rombo" deriva dalla parola retoromanza "tömbl", che significa "piccola collina"[1].

Storia

Tornanti sul lato italiano del passo

La strada del passo fu costruita sul versante austriaco nel 1955[2], lungo un percorso risalente alla Preistoria[3] (mentre è del 1241 la prima menzione documentale del Thymelsjoch[4]); è aperta, nei mesi estivi, giornalmente dalle 7:00 alle 20:00, mentre è vietato il transito notturno.

Nella parte italiana il permesso di transito è limitato solo ad alcune categorie di veicoli come auto e motocicli, mentre è vietato per camion e autobus di lunghezza superiore a 10 metri e massa complessiva superiore alle otto tonnellate. Non ci sono caselli sul versante italiano, mentre su quello austriaco, a circa 7 km dal passo, è situata una barriera dove acquistare il biglietto e pagare il pedaggio sia in ascesa che in discesa.

Dalla parte italiana la strada, una ex-mulattiera voluta da Benito Mussolini per scopi militari per avere un percorso alternativo al passo del Brennero e al passo di Resia, fu ristrutturata dalla metà degli anni sessanta e inaugurata il 15 settembre del 1968.

Il rifugio in cima al passo è meta di molti appassionati di motociclismo. Il passo è uno dei luoghi più freddi delle Alpi (e uno degli ultimi a essere transitabili, d'estate) ed è spesso sferzato da un vento freddissimo. È inoltre presente un piccolo ruscello, proveniente dai ghiacciai lì attorno, che scende verso Sölden.

Museo del Passo

Il Museo prima dell'incendio

Nel 2010 è stato aperto il museo del passo transfrontaliero, su progetto dell'architetto altoatesino Werner Tscholl[5], che illustra la storia della strada e del passo attraverso i secoli. La particolare architettura moderna, a forma di cubo aperto, rimarca la funzione di comunicazione e collegamento che da sempre la zona alpina esercitava.[6] Si tratta del museo più alto d'Europa; l'edificio, che ospitava oltre 200 motociclette antiche, pompe di benzina vintage e altri pezzi, è stato distrutto da un incendio nel 2021 assieme agli oggetti della collezione.[7][8]

Nel corso dello stesso anno, iniziano i lavori di ricostruzione del Museo e l'allestimento di una nuova collezione di motociclette.[9]

Il museo ha poi riaperto nel 2022[10].

Note

  1. ^ [1]
  2. ^ Staffler.
  3. ^ Niederwanger.
  4. ^ Pagina sulla storia del passo
  5. ^ Sito di Werner Tscholl con immagini del Museo, su werner-tscholl.com. URL consultato il 15 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2012).
  6. ^ Sito del Museo del Passo
  7. ^ r.moser@ladige.it, Incendio devastante al Museo della moto al passo Rombo: le terribili immagini. Anche la neve contro le fiamme, su l'Adige.it, 19 gennaio 2021. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  8. ^ Passo del Rombo: le fiamme distruggono il museo delle moto d’epoca più alto d’Europa, su Video: ultime notizie - Corriere TV. URL consultato il 19 gennaio 2021.
  9. ^ Museo Passo del Rombo, si lavora per la riapertura in inverno, su motociclismo.it. URL consultato il 31 agosto 2021.
  10. ^ https://www.gazzetta.it/motori/la-mia-moto/02-04-2022/top-motorcycle-museum-passo-rombo-rinato-museo-devastato-incendio.shtml

Bibliografia

  • (DE) Günther Niederwanger, Steinzeitfunde am Timmelsjoch, in Der Schlern, n. 81, 2007, pp. 32-37.
  • (DE) Walther Staffler, Zur Verkehrsgeschichte des Timmels-Joches, in Der Schlern, n. 31, 1957, pp. 453-462.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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