Pascarola
Pascarola è una frazione e località di Caivano, nella città metropolitana di Napoli in Campania. Geografia fisicaLa sua zona industriale confina a nord con l’area industriale Marcianise sud (divisa dai Regi Lagni), invece la sua zona abitata confina a sud con il Rione Parco Verde. Il suo centro abitato urbanisticamente, è da sempre un borgo, col tempo ha mantenuto questa caratteristica. StoriaIl termine “Pascarola” deriva dal latino “pascua” che significa “pascoli”. Nell’epoca dell’alto Medioevo, la parola divenne “pascora”, intesa come diminutivo del pascolo, quindi piccoli pascoli. Pascarola era identificato quindi come luogo dove la pastorizia era predominante. Il primo documento in cui Pascarola è citata risale al 1045 dove si parla ‘de terris de paschariola’ e ‘de terris de loco gualdum et de paschariola’. Il luogo dove sorgeva il villaggio non era quello attuale, ma il sito dove sorge l’attuale Cappella di San Giorgio Martire. Dopo vari trascorsi, nel 1324, la Chiesa di S. Giorgio venne declassata a cappella, mentre la Cappella di S. Maria divenne chiesa oggi dedicata a Sant'Antonio ed alla Madonna del Buon Consiglio. Feste patronali Il patrono di Pascarola è san Giorgio martire, a cui è dedicata una chiesa al centro della località in Via Andrea Semonella. Secondo le leggende locali, questa fu eretta in epoca longobarda dal re Cuniperto, nella zona in cui sconfisse il duca di Trento, Alachis. La Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giorgio è l’emblema del grosso legame che esiste tra la città e la venerazione del santo, che già all’epoca dei Longobardi, era riconosciuto come un leggendario santo guerriero ed era molto venerato. Il primo religioso di Caivano di cui si ha notizia certa è tale «presbiter Casanus», proprio parroco della cappella di San Giorgio Martire in Pascarola, che, come si legge in un Collettario del 1324, pagò in quell’anno alla Chiesa di Roma una decima di otto tarì e dieci grana.[1] La festa si festeggia ogni anno la seconda domenica del mese di luglio e si festeggia Sant'Antonio. Nel 1459, come si legge in un documento di archivio del Re Ferdinando d’Aragona trascritto dall’attuario Michele Guerra, Pascarola aveva 40 fuochi o famiglie. Se si considera che grosso modo ad ogni fuoco corrispondevano 5 abitanti, la popolazione era di circa 200 abitanti. Il documento elenca ben 43 casali e come numero di fuochi, Pascarola risultava il sesto. Emerge che Caivano era una sorta di frazione o zona di Pascarola e non viceversa, in termini di ricchezza e demografia, fu solo con l’accorpamento dei vari casali, che Caivano ha avuto maggiore potere ed è diventato il comune principale. EconomiaOspita le più grandi industrie della città Metropolitana di Napoli, grazie alla zona ASI del comune di Caivano presente in zona. Tra le aziende presenti, ricordiamo UniLever, Caffè Borbone, Harmont & Blaine colosso della moda in tutto il mondo, Italiana Imballaggi, Magneti Marelli, Ascensori Del Bò, ItalCable, Food Impresit, Ocima, Nuovo Mollificio Campano, Windows Sliding Systems s.r.l. Note
Bibliografia
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