Il Partito Progressista dei Lavoratori (in greco: Ανορθωτικό Κόμμα Εργαζόμενου Λαού - AKEL) è un partito politicocipriota.
Le origini
Akel venne fondato nel 1926 con il nome di Partito comunista di Cipro (KKK). Il KKK, a differenza di tutte le altre forze politiche, si oppose alla Enosis, l'unione di Cipro con la Grecia, e si batté per l'indipendenza dell'isola. Nel 1931 il partito fu dichiarato illegale dal Governo coloniale britannico, che limitò alcuni diritti civili e politici. Nel 1941, alcuni leader comunisti fondarono clandestinamente l'AKEL. Il nuovo partito, però, non si dichiarò apertamente contrario alla Enōsis, ma preferì impegnarsi per un processo graduale che permettesse il passaggio dalla condizione di colonia britannica alla federazione con la Grecia. Falliti, però, i tentativi dell'Assemblea consultiva del 1949, l'Akel si schierò per un'immediata unione con la Grecia. Negli anni cinquanta l'Akel si rifiutò di sostenere gli attacchi militari organizzati dall'EOKA, l'Organizzazione Etnica delle Forze Cipriote, che l'accusò di collaborazionismo con gli occupanti britannici. L'EOKA fu responsabile di diversi omicidi di militanti comunisti. Nel frattempo, fu attaccato anche dai membri dell'Organizzazione della Resistenza Turca, un'organizzazione nazionalista della parte turca di Cipro, che assassinò Fazil Onder (leader dell'AKEL) nel 1958. L'ultimo membro turco-cipriota del Comitato centrale dell'AKEL, Derviş Ali Kavazoğlu, fu assassinato nel 1965 dal TMT.
Dal 1960 al 2000
Alle elezioni politiche del 1960, l'Akel si trovò all'opposizione del Fronte Nazionale. Akel, pur raccogliendo il 35% dei voti, ottenne appena 5 seggi su 35. Alle successive elezioni del 1970 l'Akel ottenne il 39,8% dei voti ed elesse 9 deputati, superando di poco il Partito Progressista, 7 seggi, e posizionandosi dopo il DISY, cristiano-conservatori, 15 seggi. Alle politiche del 1976, l'Akel si presentò in una lista comune con DIKO, centristi, e KISOS, socialdemocratici. La lista unitaria ottenne il 71,2% dei voti, eleggendo 34 deputati su 35. Il DISY, pur avendo ottenuto il 27,6% dei voti, non ottenne neanche un seggio. Dal 1960 al 1977, Presidente di Cipro, nonché capo del governo, fu Makarios III, arcivescovo e primate della Chiesa ortodossa cipriota autocefala, sostenuto dall'AKEL.
Alle politiche del 1981 Akel ottenne il 32,8% dei voti, elesse 12 seggi e divenne il primo partito in Parlamento, superando di poco (31,9%) il DISY. Alle politiche del 1985, i comunisti calarono al 27,4% dei consensi, anche se incrementarono i propri seggi a 15. L'aumento dei seggi, però, fu determinato dall'ampliamento dei seggi nel Parlamento, che passarono da 35 a 56. Trassero vantaggio dal calo di voti di Akel il KISOS (+3%) ed il DIKO (+3%). In questo periodo (1978-1988) Presidente di Cipro fu Spyros Kyprianou, già presidente della Camera tra il 1976 ed il 1977, del DIKO. Alle presidenziali del 1983, anche l'Akel aveva sostenuto Kyprianou. Alle presidenziali del 1988, l'Akel sostenne l'ex-comunista George Vasiliou, che divenne Presidente. Vasilou, però, sconfitto nel 1993 dal cristiano-conservatore (DISY) Glafkos Klerides, diede vita al Movimento dei Liberali Democratici, che poi sarebbe entrato a far parte dei Democratici Uniti, liberali. Alle politiche del 1991, i comunisti salirono al 30% dei consensi, ottenendo 18 seggi, ma rimasero sempre secondi dopo il DISY. La situazione rimase sostanzialmente invariata anche dopo le consultazioni elettorali del 1996, quando l'Akel salì al 33% dei consensi ed elesse un seggio in più, ma rimase sempre secondo dietro i cristiano-conservatori.
Dal 2000 ad oggi
La coalizione «AKEL-EDEK-DIKO» (2001-2011)
Alle elezioni parlamentari del 2001, l'AKEL divenne il primo partito del Parlamento, superando di poco i cristiano-conservatori (34,7% contro 34%, 20 seggi contro 19). Dimitris Christofias, leader comunista, venne eletto, per la prima volta nella storia del partito, Presidente della Camera, grazie al voto di EDEK e del DIKO.[8][9] Al governo andò, per pochissimi voti, la coalizione cristiano-conservatore.[10]
Alle elezioni politiche del 2006, l'AKEL ha visto calare i propri consensi al 31,1%. Ciononostante i comunisti sono rimasti il primo partito cipriota, anche se, in Parlamento, hanno lo stesso numero di seggi dei cristiano-conservatori, ossia 18.[12][13]
L'AKEL riesce successivamente a formare un governo con il sostegno dei socialdemocratici (EDEK) e dei centristi (DIKO).[10][14]
L'elezione di Christofias alla Presidenza della Repubblica (2008)
Le elezioni presidenziali del 2008 hanno visto l'AKEL conquistare il primo turno con il 33,3% dei voti e quindi ottenendo l'ammissione al ballottaggio per la Presidenza, con il candidato Dimitris Christofias.
Vi è da sottolineare il fatto che al primo turno Christofias era sostenuto solo da AKEL, mentre EDEK e DIKO puntarono nuovamente su Tassos Papadopoulos. In seguito all'esclusione di Papadopoulos dal ballottaggio, entrambi i partiti diedero indicazioni ai propri militanti di votare per Christofias.[15]
La coalizione «AKEL-DIKO» (2011) e il governo di minoranza (2011-2013)
Nel 2010 i socialdemocratici (EDEK) decidono di uscire dalla coalizione, a causa di visioni distanti con AKEL sulla "questione cipriota", mantenendo il sostegno al governo su alcuni provvedimenti sino alle elezioni successive.[24]
In seguito alle elezioni si formò un governo AKEL-DIKO ma il 4 agosto 2011 i centristi decisero di abbandonare la coalizione a causa delle visioni distanti dei due partiti sulla "questione cipriota". Si forma quindi un governo di minoranza composto solo da AKEL.[10][27][28]
Le elezioni presidenziali del 2013 e il ritorno all'opposizione
Alle elezioni parlamentari del 2016 il partito ottiene il 25,7% dei voti con 18 seggi su 56, restando all'opposizione del governo conservatore guidato da DISY.
^Luke March, Contemporary Far Left Parties in Europe : From Marxism to the Mainstream?, Berlin, Friedrich-Ebert-Stiftung, 2008, 20 p. (ISBN 978-3-86872-000-6)
«During the inaugural session of the House of Representatives on 7 June 2001, the leader of Akel, Mr Dimitris Christofias, was elected as Speaker. This position is being held for the first time by Akel.»
«[...] In favour of the Akel-Diko-Edek main coalition parties that supported Papadopoulos in last year’s general elections, communist Akel is the only one that has given united and strong backing to the President. [...]»
^(EN) Republic of Cyprus, in Elections Guide, 2006. URL consultato il 19 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2015).
^(EN) Christofias wins Cyprus presidency, in CNN, 24 febbraio 2008. URL consultato il 16 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2008).