La paradisea dalle sei penne degli Arfak (Parotia sefilata (Pennant, 1781)), nota anche come paradisea dalle sei penne maggiore o paradisea dalle sei penne occidentale, è un uccellopasseriforme della famigliaParadisaeidae[2].
Descrizione
Dimensioni
Misura circa 30-33 cm di lunghezza, per un peso di 140-205 g[3]: i maschi, a parità d'età, sono leggermente più grossi e pesanti rispetto alle femmine.
Aspetto
A prima vista, questo uccello può ricordare un merlo o uno storno, per il becco corvino e l'aspetto massiccio.
Come molti uccelli del paradiso, anche nella paradisea dalle sei penne degli Arfak è presente un netto dicromatismo sessuale: nella livrea della femmina, infatti, predominano i toni del bruno, più scuro su testa (che è nerastra con un mustacchio bianco-grigiastro) e dorso, mentre le ali sono di color nocciola e l'area ventrale tende al giallastro, con le singole penne orlate di bruno scuro a dare un effetto striato. Il maschio, invece, possiede piumaggio di colore nero corvino con riflessi metallici e purpurei su tutto il corpo: sulla fronte è presente un'evidente banda biancastra a forma di V, mentre la nuca ed il petto presentano forti iridescenze azzurro-verdastre e bronzee. Come in tutte le paradisee dalle sei penne, nel maschio sono presenti sei lunghe penne a spatola (tre per lato) appena dietro l'orecchio, e anche le penne dei fianchi sono allungate e modificate ad avere un aspetto sfilacciato. In ambedue i sessi, becco e zampe sono di colore nero, mentre gli occhi sono azzurri.
L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree di foresta pluviale montana e subalpina, sia primaria che secondaria, fra i 1000 e i 1900 m di quota[3].
Biologia
Le paradisee dalle sei penne degli Arfak sono uccelli dalle abitudini solitarie e diurne, molto schivi e riservati, che passano la maggior parte del tempo alla ricerca di cibo nella foresta.
Alimentazione
Si tratta di uccelli essenzialmente frugivori, che mangiano soprattutto bacche ed altri frutti maturi: la loro dieta, tuttavia, comprende anche insetti ed altri piccoli invertebrati.
Riproduzione
Non si sa se questi uccelli abbiano una stagione riproduttiva, tuttavia l'osservazione di femmine in nidificazione e maschi in amore durante vari periodi dell'anno lascerebbero supporre che la paradisea dalle sei penne occidentale possa riprodursi durante tutto l'arco dell'anno.
I maschi si esibiscono in lek sul suolo della foresta, dopo aver accuratamente ripulito riquadri di terreno da utilizzare come arene. Durante la propria esibizione, il maschio muove la testa e arruffa le penne di petto e fianchi seguendo pattern prestabiliti e atti a mettere in mostra il più possibile i riflessi metallici di petto e nuca, allo scopo di attrarre e impressionare il maggior numero possibile di femmine, con le quali poi accoppiarsi.[4]. Dopo l'accoppiamento, è la sola femmina ad occuparsi della costruzione del nido, della cova e delle cure parentali ai nidiacei.
Tassonomia
Si tratta della prima specie di uccello del paradiso dalle sei penne descritta: inizialmente ascritta al genere Paradisaea, in seguito è stata classificata nel genere Parotia, che condivide a tutt'oggi con altre specie simili[5].
^ab(EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Paradisaeidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 9 marzo 2016.