Parco del Valentino
Il parco del Valentino (parch dël Valentin, o semplicemente ël Valentin, in piemontese) è un celebre parco pubblico di Torino che si estende lungo la riva sinistra del Po. È situato nel quartiere di San Salvario, a ridosso del centro storico torinese. Confina:
Il Valentino ha un'estensione di 421000 m² e, secondo la classifica 2014 di TripAdvisor, risulta essere il parco italiano più apprezzato dai turisti.[1] StoriaÈ certamente il parco torinese più conosciuto, uno dei simboli storici e più popolari della città. «…ricordi quelle sere passate al Valentino, col biondo studentino, che ti stringeva sul cuor…» L'origine del nome è incerta, ma risalirebbe già ai primi insediamenti romani; da documenti del XIII secolo[3] risulta vi fosse un'antichissima cappella titolata a san Valentino (176-273), conservante una parte delle reliquie del santo patrono degli innamorati portate direttamente da Terni. Non è chiaro se successivamente la cappella cadde in rovina o fu distrutta, in ogni caso le reliquie furono traslate nella vicina chiesetta di San Vito, in collina, al di là del fiume[4]. L'area del Valentino fu dapprima abitata dai nobili Birago, che vi costruirono una villa. Verso la metà del XVI secolo Emanuele Filiberto di Savoia acquistò l'intera area . Nel 1630-1660 vi fu eretto l'omonimo castello, un imponente edificio opera di Carlo e Amedeo di Castellamonte, usato come residenza estiva dei Savoia. L'area passò da semplice parco fluviale del Po a struttura organizzata con raffinati giardini. Ma fu soltanto nel XIX secolo che iniziarono i lavori per trasformare la zona nell'attuale pittoresco parco cittadino, secondo il progetto romantico del paesaggista francese Barrillet-Dechamps. EsposizioniIl parco del Valentino fu il sito di varie esposizioni nazionali e internazionali. Quasi tutti gli edifici costruiti in queste occasioni avevano natura temporanea, e solo in casi eccezionali è stato stabilito di conservarli fino ai giorni nostri. In occasione dell'Esposizione generale italiana del 1884, venne realizzato il caratteristico Borgo medievale sulla parte più meridionale del parco, su progetto coordinato da Alfredo d'Andrade, grande esperto appassionato di architettura medievale. Il Borgo doveva riproporre gli stili architettonici ispirati ai castelli piemontesi e valdostani del Medioevo, con tanto di rocca visitabile. Ospitò poi l'Esposizione generale italiana del 1898, della quale sopravvive la fontana dei dodici mesi, e l'Esposizione internazionale di Torino del 1911. Mentre il borgo medievale viene oggi utilizzato per periodiche mostre ed eventi artistico-culturali, nel Parco sono state invece realizzate nel corso degli anni numerose mostre floreali (come FLOR 61, allestita in occasione del centenario dell'Unità d'Italia), di cui restano a ricordo ampie aiuole fiorite, il Giardino roccioso e il Giardino montano, con cascatelle, fontane e piccoli corsi d'acqua. Opere artisticheOltre il Borgo Medievale, il Parco del Valentino di Torino ospita altre opere artistiche:
Anni recentiL'11 giugno 1981, un giovane di nome Andrea Sardos Albertini sparì in circostanze misteriose: originario di Trieste, era a Torino per trattare l'acquisto di un'auto nuova. Il suo corpo non venne mai ritrovato, anche se analisi mediante un'innovativa tecnica fotografica a infrarossi indicavano come in un punto del fiume Po all'interno del Parco del Valentino venisse rilevata la probabile presenza di un corpo umano. Nel 1983, dei sommozzatori arpionarono in quello stesso punto dei frammenti di tessuto compatibili coi jeans e i calzini posseduti da Albertini, ma delle difficoltà pratiche spinsero la famiglia a rinunciare a ulteriori tentativi di ricerca nelle acque del fiume; Albertini venne dichiarato morto presunto nel 1992. Nel XXI secolo tutto il Parco viene riqualificato soprattutto nell'area floreale posteriore a Torino Esposizioni, arricchita di nuove opere artistiche moderne quali, ad esempio, la panchina dei "lampioni innamorati" e i percorsi sensoriali con passeggiate nel giardino roccioso.[13] In prossimità dell'ingresso al Borgo Medievale esiste una colonna che segna le piene del fiume Po ed il livello delle acque raggiunto all'interno del Parco: la maggiore piena fu quella del 17 ottobre 1839 (88 cm da terra), seguita da quella recente del 16 ottobre 2000 (58 cm da terra). In epoca recente infine, il Parco è stato saltuariamente sfruttato come spazio espositivo all'aperto di varie iniziative, come il Salone internazionale del gusto, il Parco Valentino - Salone & Gran Premio e l'edizione torinese dell'Oktoberfest.[14] Galleria d'immagini
Note
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