Papule perlacee peniene
Le papule perlacee peniene (PPP), in latino hirsuties papillaris genitalis, sono piccole protuberanze benigne che si possono manifestare a livello della corona del glande[1] e che possono essere di dimensioni tra circa 1 - 3 mm. EpidemiologiaLa prevalenza è stimata tra il 14% e il 48% degli individui di sesso maschile, tuttavia è generalmente maggiore nei soggetti non circoncisi e di popolazione africana.[1] EziopatogenesiSi tratta di piccole protuberanze che compaiono come una o tante file di piccoli puntini color carne situati circonferenzialmente intorno alla corona del glande. Molto raramente, possono estendersi anche sul glande. Le papule perlacee sono innocue, non contagiose e non causano nella quasi totalità dei casi alcun dolore, bruciore o prurito. Esse sono una pura caratteristica costituzionale e fisiologica di taluni uomini e in nessun modo costituiscono effetti di una malattia sessualmente trasmessa. Non hanno nessuna dipendenza dall'igiene personale e neppure dall'attività sessuale. ClinicaQueste minuscole protuberanze sono tipicamente asintomatiche[1] e persistono durante tutta la vita; tuttavia, possono diventare gradualmente meno evidenti con l'avanzare dell'età. TrattamentoSi tratta di una condizione che non necessita di alcuna terapia, tuttavia può essere effettuato un trattamento nei rari casi sintomatici o al fine di alleviare l'ansia del paziente, soprattutto per quelle più scomode o sporgenti. L'intervento può essere effettuato con l'uso di laser ad anidride carbonica, crioterapia, curettage, elettrodissecazione intorno alla base del glande oppure con l'uso topico di podofillina.[1] Note
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