Panna cotta
La panna cotta è un dolce al cucchiaio della cucina italiana.[1] Si prepara unendo panna e zucchero, insaporendoli con i semi di una bacca di vaniglia e aggiungendo della colla di pesce per far rassodare il tutto una volta posto in frigorifero[2]. L'alimento viene tipicamente insaporito con salsa ai frutti di bosco,[3] composte di frutta,[3] caramello o cioccolato. Nonostante la sua consistenza gelatinosa, non può essere considerata un vero e proprio budino in quanto è priva di uova.[1] StoriaBenché si presupponga che risalga agli inizi del Novecento,[4] la panna cotta è erede di antiche preparazioni ottenute dalla lavorazione del latte e il formaggio[3] ed è citata da Giacomo Leopardi, mentre si trovava a Bologna nel 1827: dichiarò che la panna cotta «consiste in fior di latte o panna, gelatina non salata e zucchero a piacere».[1] In alternativa alla colla di pesce alcune ricette utilizzano come addensante l'albume d'uovo.[5][6] Il dolce è rivendicato dal Piemonte;[7] secondo un teoria, venne ideata da una donna di origini ungheresi che viveva nelle Langhe[1]. Sarà però negli anni sessanta che la ricetta verrà elaborata com'è oggi conosciuta da Ettore Songia, cuoco di un ristorante di Cuneo.[1] Secondo alcune fonti che un dolce molto somigliante alla panna cotta conosciuto come moos hwit venne già descritto dall'autore danese Henrik Harpestræng, morto nel 1244.[1] Il dolce vanta anche una certa notorietà in Giappone, dove è considerata un "cibo alla moda".[3][1] Note
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