Palazzo del parlamento scozzese
Il palazzo del parlamento scozzese (in gaelico scozzese Pàrlamaid na h-Alba;[1] in scozzese Scots Pairlament Biggin) è un edificio che ospita la sede del Parlamento scozzese situato a Holyrood, all'interno del sito patrimonio mondiale dell'UNESCO, nel centro di Edimburgo.[2] L'edificio è costato circa 414 milioni di sterline.[3] DescrizioneLa costruzione dell'edificio è iniziata nel giugno 1999 e i membri del Parlamento scozzese (MSP) hanno tenuto il loro primo dibattito nel nuovo edificio il 7 settembre 2004. L'inaugurazione formale avvenuta con la presenza della regina Elisabetta II si è svolta il 9 ottobre 2004.[4] L'edificio è stato progettato dall'architetto catalano Enric Miralles, che morì prima che l'opera fosse compiuta.[5] Dal 1999 fino all'inaugurazione del nuovo edificio nel 2004, le aule e la sala di dibattito del Parlamento scozzese sono state ospitate nella Sala delle Assemblee Generali della Chiesa di Scozia, situata a The Mound a Edimburgo. Gli uffici sono stati collocati in edifici presi in affitto dal comune di Edimburgo.[6] Il nuovo Palazzo del Parlamento scozzese riuniva le varie sedi e uffici amministrativi parlamentari in un unico complesso appositamente costruito, che ospitava 129 parlamentari e più di 1.000 impiegati e funzionari.[7] Fin dall'inizio, l'edificio e la sua costruzione sono stati controversi.[8] La scelte della location, del architetto, del design e della società di costruzioni sono state tutte criticate da politici, dai media e dal popolo scozzese. La sua apertura era prevista per il 2001[9], per poi essere posticipata nel 2004, con oltre tre anni di ritardo con un costo finale stimato di 414 milioni di sterline, superiore alle stime iniziali comprese tra i 10 milioni e i 40 milioni di sterline. Il Palazzo del Parlamento ha vinto numerosi premi tra cui lo Stirling Prize 2005[10] ed è stato descritto dall'architetto paesaggista Charles Jencks come "un insieme di arte e qualità senza pari negli ultimi 100 anni di architettura britannica".[11][12] Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia