Palazzo Mensini
Palazzo Mensini è un edificio situato nel centro storico di Grosseto, in Toscana. Il palazzo si trova lungo il lato orientale di via Mazzini, nel segmento che da piazza Gioberti conduce a Porta Nuova, di fronte al palazzo delle scuole elementari, già Regie scuole.[1][2] Deve il suo nome al vescovo Giovanni Domenico Mensini, il cui lascito testamentario prevedeva l'edificazione del palazzo come sede del seminario diocesano, e ospita al suo interno la Biblioteca comunale Chelliana.[1] StoriaL'edificio fu costruito con il lascito di 30 000 scudi del vescovo Giovanni Domenico Mensini, deceduto nel 1858, al fine di ospitare il seminario vescovile della città.[1] La sua progettazione ebbe inizio su iniziativa del vescovo Bernardino Caldaioli a partire dal 1892, con progetto consegnato dall'ingegnere Giuseppe Luciani al Capitolo della cattedrale nel settembre 1893.[3][4] La solenne cerimonia di inaugurazione avvenne il 21 aprile 1898.[1] Durante la prima guerra mondiale l'edificio venne requisito per ospitare la Croce rossa.[1][2] Nel 1922 fu acquistato dal Comune di Grosseto, che lo destinò a sede del Regio ginnasio e liceo "Carducci-Ricasoli"; dall'anno successivo saranno ospitati a palazzo Mensini anche la Biblioteca comunale Chelliana e il museo civico.[1][2] Il palazzo fu pesantemente bombardato e parzialmente distrutto il 29 novembre 1943: la biblioteca e il museo subirono grossi danni, aggravati dalla successiva alluvione del 2 novembre 1944, e rimasero esposti a saccheggi e spoliazioni.[1][2] L'edificio venne ricostruito nelle stesse forme alla fine del 1946[5] e continuò a ospitare liceo, biblioteca e museo.[1] Durante l'alluvione del 4 novembre 1966, il piano terra del palazzo fu completamente allagato, recando ingenti danni al materiale bibliografico e ai reperti.[1] Nel 1975 il museo civico venne trasferito nel palazzo dell'ex tribunale in piazza Baccarini, e nel 1993 il liceo classico si spostò nel nuovo plesso alla "Cittadella dello studente".[1] Nel 1994 iniziarono i lavori di restauro per trasformare l'intero palazzo nella sede della biblioteca Chelliana, per l'occasione trasferita in via provvisoria in uno stabile decentrato al villaggio Europa.[1][6] Il cantiere si interruppe quasi subito e a causa dei tentennamenti delle varie amministrazioni comunali l'edificio rimase inutilizzato per venticinque anni.[6] Due progetti di recupero affidati all'architetto Roberto Aureli nel 2003 e nel 2008 non verranno mai messo in atto.[7][8] I lavori di ristrutturazione ripresero nel dicembre 2014 con il rifacimento delle coperture[9] e continuarono nel corso del 2017 con la sistemazione del piano terra.[10][11][12] La biblioteca è ritornata nella sede di palazzo Mensini nel giugno 2019.[13] Il restauro complessivo dell'edificio è terminato nel luglio 2024.[14] DescrizioneNote
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