Palazzo Gio Francesco Balbi
Il palazzo Gio Francesco Balbi, detto anche palazzo Balbi Cattaneo, è un edificio storico italiano, sito in via Balbi 2, con affaccio anche su piazza della Nunziata, nel centro storico di Genova. È uno dei Palazzi dei Rolli che furono designati, al tempo della Repubblica di Genova, a ospitare gli ospiti di alto rango durante le visite di stato per conto del governo genovese. L'edificio è fra i 42 palazzi dei rolli selezionati e dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO il 13 luglio 2006.[1] Storia e descrizioneDimora avita della famiglia Balbi, venne ampliata nel cinquecento da Gio. Francesco, governatore della Repubblica di Genova, che trasformò il vecchio nucleo con l'annessione di alcuni immobili contigui.[2][3] Situato a sud del nuovo asse stradale, in una posizione d'angolo privilegiata, il palazzo si amplia nella prima metà del XVII secolo. L'iniziativa, presa dal figlio Stefano, consente di rettificare il fronte stradale dell'edificio, aprendo un "acrobatico" accorpamento (che anticipa il perimetro attuale) un imponente prospetto loggiato.[2][3] Presente ancora nel rollo del 1664 a nome Balbi, giunge per via ereditaria alla famiglia Cattaneo della Volta che, nel corso del XVIII secolo, commissiona all'architetto Gregorio Petondi le decorazioni a stucco della facciata e degli interni.[2][3] Proprietà di una società assicurativa, nel corso della seconda guerra mondiale subisce il crollo delle coperture. La ricostruzione è opera dell'architetto Luigi Carlo Daneri che si attiene ai caratteri della composizione originaria, restituendo per analogia elementi strutturali e decorativi.[2][4] Fu acquistato nel 2001 dall'Università degli Studi di Genova, per destinarlo a sede di uffici e aule della Scuola di Scienze Umanistiche.[2] QuadreriaÈ sede di un'importante quadreria settecentesca,[2] oggetto di furto nel 1997 durante lavori di ristrutturazione. Alcune tele, in seguito recuperate, sono state ricollocate nella sede originaria, oggi Aula Magna del palazzo:
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