Paceco
Paceco (Paceca in siciliano) è un comune italiano di 10 615 abitanti del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia. StoriaIl territorio di Paceco fu abitato già in età paleolitica e neolitica, come testimoniano reperti archeologici ritrovati nella collina Sciarotta, su cui sorgerà Paceco, e nel vicino sito di Malummèri, zone ricche di grotte e strettoie rocciose. Le prime scoperte archeologiche avvennero negli anni 1940, e si sono protratte fino agli anni '90, quando sono stati effettuati dei rinvenimenti archeologici del periodo Neolitico antico e medio in contrada Costa Chiàppera, nei pressi del borgo rurale di Dattilo, e dell'antica Età del bronzo in contrada Piano, a nord dell'abitato di Paceco, nella parte terminale della valle del torrente Baiata. In età moderna, il primo nucleo del villaggio si venne formando nei secoli XIV e XV intorno alla chiesa di San Lorenzo di Xitta, possesso dell'Ordine di Malta. Passato, col feudo, ai Fardella, marchesi di San Lorenzo, il vecchio villaggio fu abbandonato e, successivamente, con la licentia aedificandi et populandi che il re di Sicilia Filippo III di Spagna concesse il 9 aprile 1607 al marchese Placido Fardella, che ottenne così il titolo di principe di Paceco. Il nome dato al nuovo paese fu un atto di amore di Placido verso la moglie Maria Pacheco, nipote del Marchese di Villena, Viceré di Sicilia, e il nome iniziale fu Pacheco. Ultimi titolari del titolo di "principi di Paceco" furono i Sanseverino di Bisignano, eredi dei Fardella dagli inizi del secolo XVIII[3]. I fratelli Fardella di Torrearsa, lontani successori del fondatore, vissero a Paceco, presso Villa Torrearsa, durante gli anni della rivoluzione siciliana e l'epopea del Risorgimento italiano: il marchese Vincenzo Fardella di Torrearsa, primo Presidente del Senato italiano nella sede di Palazzo Madama; Giovan Battista Fardella marchese di Torrearsa che fu sindaco benemerito di Trapani; il generale Enrico Fardella di Torrearsa, protagonista della guerra di secessione americana. Nel 1938 il comune di Paceco fu soppresso e aggregato al comune di Trapani con il Regio Decreto 8 agosto 1938, n. 1329[4], fino alla ricostituzione, avvenuta nel 1946 con il Decreto Legislativo Luogotenenziale 22 dicembre 1945, n. 866[5]. Paceco confina col comune di Trapani sia a nord che a est e divide in due parti il territorio del capoluogo. A sud confina col comune di Misiliscemi, istituito nel febbraio 2021. Originariamente concepita secondo un meditato schema urbanistico con un impianto a maglia perfettamente ortogonale e con isolati rettangolari (pianta ippodamea), molto ricorrente negli abitati secenteschi, Paceco è oggi una cittadina rurale, sviluppata secondo un moderno piano regolatore. SimboliLo stemma del comune di Paceco è stato concesso con regio decreto del re Vittorio Emanuele III dell'8 maggio 1933.[6] «Di rosso, a tre fasce d'argento, caricata ognuna di una pignatta di nero.» Monumenti e luoghi d'interesse
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[7] Etnie e minoranze straniereSecondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 174 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Qualità della vita
CulturaEventiPaceco e le sue frazioni sono ricche di associazioni che nel corso dell'anno organizzano numerosi eventi, convegni di carattere culturale, sociale, teatrale, religioso, sportivo e sagre legate al culto religioso o popolare. Fra queste si ricordano le celebrazioni in onore di Santa Caterina d'Alessandria, patrona della cittadina, il 25 del mese di novembre. A queste si aggiungono gli eventi per le festività di San Giuseppe, durante le quali in paese si realizzano i cosiddetti "pani ri San Giuseppi" e viene portato a spalla per le vie del paese il simulacro rappresentante lo sposo di Maria, accompagnato dalle note di una delle due bande pacecote. Analoghe manifestazioni in onore di San Giuseppe si svolgono nella vicina frazione di Dattilo. In tale occasione si tiene il cosiddetto "Mmitu di San Giuseppe", che consiste in un pranzo con più di cento portate offerto davanti a un altare a tre persone che rappresentano i componenti della Sacra Famiglia. Da ricordare inoltre la processione della "Maronna Addulurata" , i giochi paesani in onore di San Francesco di Paola, localmente conosciuto col nome di "U Santu Patre", e la "sagra della cuccia" che si svolge in occasione delle festività in onore di Santa Lucia. Il "MIARP" è una manifestazione a carattere prettamente gastronomico e permette di far assaporare i piatti tipici della cucina e della pasticceria pacecota, come le sfince, e più in generale quelli del territorio trapanese. "Rosso Aglio & Bianco Sale" è una rassegna gastronomica e non solo, che si svolge quasi interamente in luoghi all'interno dell'area della Riserva naturale integrale Saline di Trapani e Paceco. È dedicata all'aglio rosso di Nubia e al sale estratto dalle saline della Riserva. Dal 2008 si svolge,nel periodo carnevalesco, la "Carnevalata di Paceco",una tre giorni di iniziative volte a festeggiare il carnevale, festività molto sentita nel pacecoto, con la sfilata dei carri allegorici (realizzati "in loco') curata dalle molteplici associazioni cittadine, animata da balletti e dalle tipiche e solari canzoni carnevalesche. Il 13 di dicembre, giorno di Santa Lucia, si tiene la" Sagra della Cuccia" presso la piazza Vittorio Emanuele, durante la quale viene distribuita la stessa nelle sue varianti al vino cotto, ricotta o cioccolato. Geografia antropicaFrazioniLe due frazioni più importanti del comune di Paceco sono Dattilo, verso l'entroterra, abitata da circa 600 persone e distante circa 9 km dal capoluogo, e Nubia, verso il mare, distante circa 4 km dal capoluogo. EconomiaAgricolturaFra i principali prodotti agricoli figurano l'aglio rosso di Nubia, il melone d'inverno ("melone cartucciaro" o "melone giallo di Paceco") e il pomodoro seccagno pizzutello di Paceco. Paceco integra una economia agricola con quella di imprese per la lavorazione dei marmi e dell'attività delle saline. Importanti e di alta qualità sono le produzioni vinicola, olearia, orticola e cerealicola. Il 10 giugno 2015 la Fondazione accademica "Iusm Sapientia Mundi", con sede presso il Policlinico Umberto I della Sapienza - Università di Roma, ha assegnato al Comune di Paceco, in quanto sede di eccellenze agroalimentari, il "Premio Medusa" per la produzione dell'aglio rosso di Nubia. La Fondazione, in occasione di Expo 2015, ha intrapreso una ricerca sulle nicchie di eccellenza dei prodotti di qualità italiani, in cui sono stati testati circa duecento prodotti che uniscono all'eccellenza dei sapori antichi l'accertata salubrità, giungendo alla verifica delle eccellenti qualità salutistiche contenute nell'aglio prodotto nel territorio pacecoto che è stato quindi insignito del "Premio Medusa". AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute nel Comune di Paceco nella Repubblica Italiana, a partire dal 1946.
Dal 30 novembre 2016, in occasione della 15ª Edizione della Giornata Internazionale di “Cities for Life”, Città per la Vita - Città contro la Pena di Morte, iniziativa promossa dalla Comunità di Sant'Egidio a ricordo della prima abolizione della pena capitale nel Granducato di Toscana il 30 novembre 1786, il comune di Paceco è membro di “Città per la vita/Città contro la pena di morte”[10] ed è iscritto nell'elenco e nella mappa interattiva online delle Cities For Life. SportLa cittadina vanta una tradizione sportiva nel calcio e nella pallacanestro, sport nel quale la squadra locale ha militato anche in serie C. CalcioLa principale squadra di calcio della città è la S.S.D. Dattilo 1980, militante nel girone I della Serie D e che disputa le partite casalinghe presso l'impianto sportivo "G. Mancuso", recentemente ammodernato con un campo da gioco in erba sintetica. Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
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