Paštrik
Il Paštrik (nel cirillico serbo Паштрик), detto anche Pashtrikë or Pashtrik (in albanese Pashtriku) è una montagna situata sul confine tra Kosovo e Albania, con un picco di 1986 m, nei pressi del fiume Biala Drim.[1] Ogni anno si ritrovano su questa montagna pellegrini di diverse religioni.[2][3] Si trova nella regione storica di Has, nota come Pashtrikë fino al XVI secolo.[4] La presenza di comunità albanesi nell'area è testimoniata già nel Quattrocento.[5] Al giorno d'oggi, due terzi della montagna rientrano nei confini albanesi e un terzo in quelli kosovari. I villaggi di Krumë e Gjonaj si trovano nei pressi. Tra gli animali che vivono sulla montagna si trovano il topo campagnolo, il riccio, la talpa balcanica e la talpa europea. CultoIl monte Pashtrik è considerato sacro sin da tempi antichi. Un antico culto pagano si riflette nei pellegrinaggi annuali sia dei cristiani che dei musulmani, che si riuniscono proprio su questa montagna. I cattolici celebrano una festa di due giorni dedicata all'assunzione di Maria, chiamata dalla gente del posto "Festa della Santa Trinità" (in albanese Festa e Shëndritatit). I bektashi, invece, si recano sul posto per onorare la leggendaria figura di Sari Saltik (in albanese Sari Salltëk) in quanto ritengono che la montagna contenga una delle sue sette tombe. Infine, i cristiani ortodossi di Prizren ritengono che sulla montagna si trovi la tomba di Pantaleone di Nicomedia e vi si recano una notte intera durante l'estate.[2] Nel folklore albanese ogni montagna ha una propria ninfa (Zana e malit) che impartisce il nome alla montagna. Inoltre, la gente del posto in passato associava le montagne al culto della natura, in particolare del sole, ma anche della terra e dell'acqua.[3][6] Note
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