I PFAS (acronimo di PerFluorinated Alkylated Substances,[1] in italiano sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate,[2] o sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche,[3]) sono un gruppo di fluorurialchilici dotati di proprietà tensioattive.
Classificazione
Secondo l'OCSE, sono noti almeno 4730 PFAS distinti con almeno tre atomi di carbonio perfluorurati.[4] Un database sulla tossicità dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente degli Stati Uniti (EPA), DSSTox, elenca 14735 PFAS,[5]PubChem addirittura circa 6 milioni.[6]
PTFE: politetrafluoroetilene, dei quali il primo ideato e più noto è il teflon AF.
Caratteristiche
I PFAS conferiscono alle superfici idrofobicità e oleorepellenza. Vengono utilizzati per questo su molti materiali tra cui tessuti, tappeti e pellami, carta[10].
Sono usati come coadiuvanti tecnologici nella produzione di fluoropolimeri.
I PFAS sono stabili chimicamente e termicamente. Ciò causa la loro persistenza ambientale e la possibilità di accumularsi negli organismi, nei quali permangono per periodi prolungati[11].
Una ricerca del 2024 eseguita su 78 giovani di età compresa tra i 18 e i 22 anni ha collegato l'esposizione ai PFAS ad alterazioni del microbioma intestinali, ad una riduzione dei metabolitiantinfiammatori e dei batteri che li producono, nonché in un aumento dei metaboliti infiammatori nei soggetti più esposti. Ciò è stato a sua volta associato a una riduzione del 50% della funzionalità renale.[24][25]
^PFAS structures in DSSTox (update August 2022), su CompTox Chemicals Dashboard, Washington, D.C., U.S. Environmental Protection Agency (EPA). URL consultato il 21 ottobre 2022. "List consists of all DTXSID records with a structure assigned, and using a set of substructural filters based on community input."