Oriente (Ecuador)
La regione amazzonica, o Oriente dell'Ecuador, è una delle quattro regioni naturali dell'Ecuador. Comprende le province di Orellana, Pastaza, Napo, Sucumbíos, Morona Santiago e Zamora Chinchipe. Si estende su un'area di 120.000 km², ricca di prosperosa vegetazione, tipica delle foreste pluviali tropicali, e rappresenta il 48% del territorio ecuadoriano. I suoi limiti sono la Cordigliera delle Ande nella parte occidentale e i confini con Colombia e Perù, rispettivamente, nella parte orientale e in quella meridionale. L'esistenza di una prolífica flora e fauna accanto a straordinarie variazioni di macro e micro habitat è la caratteristica più importante di questa regione. Diverse etnie hanno occupato la regione ancor prima della colonizzazione spagnola, integrandosi e formando parte dell'ambiente amazzonico, sopravvivendo grazie alle conoscenze ancestrali che gli hanno consentito di sfruttare le risorse naturali della regione. Nell'Oriente ecuadoriano vivono diversi gruppi indigeni. I Quichua della zona del Coca e del Napo sono di carattere pacifico e facilitarono in passato l'acculturazione, rifiutata invece dai shuar. I shuar e i Secoya vivono nelle zone dei fiumi Aguarico e Cuyabeno; gli Yumbo, Aucas, Zaparo nella zona di Puyo; i Cofan nelle zone dei fiumi Putumayo e Aguarico, e si dedicano all'agricoltura e alla pesca. GeografiaOrografiaL'orografia dell'Amazzonia ecuadoriana consiste in una serie di colline che si originano dalle Ande orientali e scendono fino alle pianure del bacino dell'Amazzonia, nel quale scorrono importanti affluenti del Rio delle Amazzoni. Esistono due subregioni geografiche: l'Alta Amazzonía e la Pianura Amazzonica. I rilievi più importanti dell'Amazzonía si trovano nella parte nord della regione, vicino al vulcano Sumaco, e i più bassi ad est, verso la pianura amazzonica. IdrografiaNell'Amazzonia ecuadoriana scorrono diversi fiumi che nascono nelle Ande orientali, di grande portata e in gran parte navigabili. Il più importante è il Rio Napo, che si forma sui monti delle province di Tungurahua e Cotopaxi. Nel suo corso riceve acque dei fiumi Coca, Aguarico e Curaray. In Perù, quando si unisce con il Marañón, si forma il Rio delle Amazzoni. Il Rio Pastaza, che nasce con il nome di Rio Cutuchi y Patate, sfocia nel Marañón, così come il Rio Santiago, che è il risultato dell'unione dei fiumi Namangoza e Zamora. ClimaLa temperatura annuale media oscilla tra i 15 °C e 40 °C. L'ecosistema amazzonico, specialmente la sua foresta pluviale, contiene gli habitat più ricchi e complessi di specie vegetali e animali del mondo. EconomiaL'economia della regione si basa nel commercio, il turismo, l'agricoltura e l'allevamento Risorse naturali: Canna da zucchero, banana, platano, yuca, tabacco, tè. PetrolioNel 1964, la Texaco cominciò l'esplorazione del nord-est dell'Ecuador. L'anno seguente iniziò le operazioni di estrazione vicino a quella che oggi è Nueva Loja, per un consorzio della Texaco e della Gulf. Nel 1972 iniziò la produzione su grande scala. Il Governo ecuadoriano creò la prima compagnia statale CEPE, adesso Petroecuador, ed ottenne un 25% degli interessi del consorzio nel 1974.[1] Passati 20 anni nella zona di Lago Agrio vennero prodotti 1,7 miliardi di barili di petrolio per 25 miliardi di dollari.[2] Nel 1977 la Gulf vendette i suoi interessi alla CEPE e la Texaco cedette l'amministrazione a Petroecuador nel 1990, lasciando Petroecuador come unico proprietario nel 1993 quando terminò la concessione. Miniera d'oro di NambijaIl giacimento aurifero di Nambija è il più grande della provincia di Zamora Chinchipe. Si trova a 36 km dalla città di Zamora, a 2600 metri sopra il livello del mare. Nelle numerose gallerie e caverne migliaia di minatori impiegarono metodi tradizionali per l'estrazione, che causarono gravi incidenti nei quali morirono centinaia di persone. Nei dintorni si pratica l'allevamento e sono presenti diverse aree boschive che non sono state tutelate, causando col tempo inquinamento al fiume Nambija, con gravi danni alla flora e fauna locali. TurismoNell'Oriente esistono 8000 specie di piante medicinali, 85 specie di pesci, 47 di anfibi e rettili, 95 di uccelli e 80 di mammiferi in pericolo di estinzione, dove vive il 70% delle 25 mille specie di piante vascolari esistenti sul pianeta. I microclimi favoriscono lo svilupparsi di specie vegetali e animali endemiche, che tuttavia sono messe a rischio dalla colonizzazione dovuta principalmente allo sfruttamento del petrolio.[3] Parco Nazionale YasuníIl Parco Nazionale Yasuní è un parco nazionale ecuadoriano che si estende su un'area di 9820 chilometri quadrati nelle province di Pastaza, e Orellana tra il Rio Napo e il fiume Curaray. Il parco, fondamentalmente selvatico, fu designato dall'UNESCO nel 1989 come una riserva della biosfera ed è parte del territorio dove vive il popolo Huaorani. Due fazioni huao, i tagaeri e taromenane, sono tribù mai contattate È situato nelle aree dei fiumi Tiputini, Yasuní, Nashiño, Cononaco e Curaray, tributari del fiume Napo, affluente del Rio delle Amazzoni.*Parque Nacional Yasuni orellana.gob.ec Secondo un recente studio il Parco Nazionale Yasuní e la zona più biodiversa del pianeta per la sua ricchezza in anfibi, volatili, mammiferi e piante.[4] Reserva de Producción Faunística CuyabenoLa Reserva de Producción Faunística Cuyabeno si trova situata nella Provincia di Sucumbíos, nel nordest della regione amazzonica ecuadoriana. Nella riserva Cuyabeno vivono più di 550 differenti specie di uccelli: 60 specie di orchidee; più di 350 specie di pesci; e una grande varietà di rettili come le anaconde, i caimani e le tartarughe di fiume, mentre 12.000 sono le specie di piante stimate che si trovano dentro la riserva, dove vive anche l'Inia geoffrensis, il delfino di fiume sudamericano. Parco Nazionale PodocarpusÈ un parco nazionale situato nelle province di Loja e Zamora Chinchipe, nel sud-est dell'Ecuador. Fu inaugurato il 15 dicembre del 1982.[5] Si estende su 146.280 km² e fu creato con il fine di proteggere tre specie di conifere del genere Podocarpus, le uniche conifere native dell'Ecuador. DemografiaNella seguente tabella sono ordinate le città amazzoniche ecuadoriane che hanno più di 5.000 abitanti, secondo con i risultati del censimento del 2010:
Comunità indigene
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Bibliografia
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