Il mito di Orfeo è stato sin dalle origini legato all'elemento musicale. In epoca moderna la storia del cantore solitario, capace di comunicare attraverso il suono della sua lira con gli animali della terra e le creature dell'oltretomba, è stato oggetto di innumerevoli versioni musicali.
Sulla sua storia d'amore con la ninfaEuridice si basa il libretto della prima opera: Euridice di Ottavio Rinuccini (1600); ma il soggetto ha avuto grande fortuna durante tutta la fase iniziale della storia dell'opera, sia per il legame tra il nuovo genere teatrale e il dramma pastorale, sia perché la presenza di un musico come protagonista era in grado di soddisfare il principio di verosimiglianza.
Il soggetto tornò in auge nel teatro musicale del Settecento, grazie all'Orfeo ed Euridice di Gluck, prima delle opere della riforma gluckiana. Nel tentativo di riportare il melodramma alle sue origini ideali, ripristinando un equilibrato rapporto tra musica e dramma, Gluck e il librettista Calzabigi scelsero non a caso il mito di Orfeo.
Altrettanto significativa è la scelta di questo soggetto da parte di Igor' Fëdorovič Stravinskij, per uno dei più importanti lavori del suo periodo neoclassico.
La fortuna musicale della favola di Orfeo ebbe la sua fase di maggiore eclissi nell'Ottocento, rivisitata in teatro solo da Jacques Offenbach, in chiave parodistica.
Musica classica
Euridice - La favola di Orfeo scritta da Poliziano nel 1479.
Euridice - Giulio Caccini (Palazo Pitti, Firenze, 1 dicembre 1602). È considerata la prima opera lirica in senso stretto, il cui libretto sia stato musicato da cima a fondo[senza fonte].
Orfeo - Opera musicale di Luigi Rossi (marzo 1647). Presentata al Palazzo reale di Parigi sotto gli auspici del cardinale Mazarino, fu una delle prime opere italiane rappresentate in Francia. Lo spettacolo durò sei ore, inframmezzato da strani ed eterogenei balletti, secondo il gusto del teatro francese dell'epoca.[3]
Orfeo - Opera musicale di Jean-Baptiste Lully e Louis Lully. Jean-Baptiste pose mano all'opera del fratello Louis, che ne fu ufficialmente l'autore. L'opera fu rappresentata a Parigi l'8 aprile 1690, ma non ebbe fortuna.[senza fonte]
Orphée - Mimodramma in tre atti di Roger Ducasse, su libretto dello stesso Ducasse (1913). L'azione teatrale si basa su un'insolita combinazione di pantomima, danza e musica. Fu pubblicato nel 1913 ma fu eseguito per intero solo nel 1926, a Parigi, con protagonista la celebre ballerina Ida Rubinstein. In precedenza furono eseguiti in concerto tre «Frammenti sinfonici» ricavati dal mimodramma: Orphée évoque le dieu, Hymen - Course du flambeau e Bacchanale.[senza fonte]
Orfeo9 - Opera rock teatrale scritta da Tito Schipa Jr. da cui è stato tratto il film prodotto dalla RAI nel 1973, ambientato in una Roma percorsa dal fermento dei nuovi musicisti pop, tra cui alcuni dei cantanti protagonisti sono diventati famosi.
La nuova Euridice (2015) di Salvatore Sciarrino mette in musica versi di Rilke (tratti da Orpheus, Euridike, Hermes e da An die Musik), in una traduzione messa a punto dal compositore.[8]
Musica leggera
L'onnicomprensività del mito è riuscita a lasciare una traccia non banale anche nella musica leggera.
La canzone Euridice, di Roberto Vecchioni, trova in Orfeo un anti-eroe che decide apposta di voltarsi, nella comprensione del fatto che la donna appartiene ormai alla dimensione della morte, e nulla potrebbe tornare come prima.