Oberto FogliettaOberto Foglietta (Genova, 1518 – Roma, 5 settembre 1581) è stato uno storico italiano. BiografiaNacque intorno al 1518 da Giambattista, appartenente ad una famiglia di notai, e fu il fratello maggiore del poeta Paolo. Nel 1528 la sua famiglia entrò nell'albergo Cattaneo. Il suo talento letterario emerse presto, tanto da ottenere l'incarico nel 1535 di trascrivere i Castigatissimi Annali di Genova di Agostino Giustiniani. Interrotti per rovesci familiari gli studi giuridici, verso il 1538 si recò a Roma, e grazie al buon ricordo lasciato da uno zio, Agostino Foglietta (morto 1527), fu bene accolto nella corte pontificia e nel 1545 era abbreviatore e protonotario apostolico. Dopo un primo opuscolo, De philosophiae et iuris civilis inter se comparatione, in cui sostenne i meriti del ius civile rispetto alla filosofia, nel 1559 pubblicò a Roma due libri Delle cose della repubblica di Genova, denunciando gli abusi di Andrea Doria e della nobiltà vecchia di Genova contro la nobiltà nuova. L'opera ebbe larga risonanza, ma per essa l'autore fu processato a Genova dal vicario arcivescovile e posto al bando della Repubblica. Oberto rimase in Roma, dedicandosi alla composizione di una storia generale dei suoi tempi, rimasta frammentaria. Uno dei frammenti superstiti è la storia della congiura di Gianluigi Fieschi (Ex universa historia suorum temporum, Napoli 1571). Nel 1564 Emanuele Filiberto di Savoia lo elesse gentiluomo della sua corte e storiografo della sua casa. Nel 1568 entrò al servizio del cardinale Ippolito d'Este, ed essendo con lui, nell'agosto 1569, nella sua villa di Tivoli, ne descrisse le bellezze in Tyburtium. Passò poi al servizio del cardinale Luigi d'Este e vi rimase sino alla morte. Per dimostrare al governo di Genova l'immutato amore verso la patria, compose Clarorum Ligurum elogia (Roma 1573), serie di biografie dei cittadini più illustri di Genova. Chiusasi in Genova la lotta fra nobili vecchi e nuovi, il Foglietta ritornò in grazia della repubblica e fu eletto pubblico storiografo (1576). Iniziò una storia della Liguria dalle origini (Historiae Genuensis Libri XII), che lasciò compiuta fino al 1527. Morì a Roma il 5 settembre 1581. Il fratello Paolo pubblico l'opera nel 1585, con una giunta dei fatti sino al 1575, tratta dalla storia di Jacopo Bonfadio, non ancora edita. La traduzione delle storie fu affidata al fiorentino Francesco Serdonati e uscì nel 1597. Molte sue opere minori furono pubblicate dal fratello in Opuscula varia (Roma 1679), dal Graevius, Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae, I, dal Ferrando in Anecdota (Genova 1838). Opere
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia