Oasi Zegna
L'Oasi Zegna è un territorio ad accesso libero situato nelle Alpi Biellesi, in Piemonte, con un’estensione di circa 100 km². Istituita nel 1993, le sue radici risalgono agli anni trenta per opera dell’imprenditore Ermenegildo Zegna, fondatore del Gruppo Zegna e originario del territorio in cui sorge oggi l’Oasi Zegna. StoriaIl ruolo di Ermenegildo ZegnaNegli anni trenta Ermenegildo Zegna, che nel 1910 aveva fondato a Trivero il celebre marchio omonimo, iniziò a dedicarsi a opere sociali e assistenziali volte a migliorare il benessere della comunità, nonché alla salvaguardia ambientale e alla promozione dei suoi territori d’origine.[1] Zegna, in particolare, rafforzò le difese idrogeologiche dell’area e iniziò l’opera di rimboschimento, con la piantumazione di oltre 500.000 conifere.[2] La strada panoramicaNel 1938 Zegna promosse la costruzione di una strada panoramica (ora denominata strada provinciale 232 Panoramica Zegna) che ancora oggi attraversa l’Oasi offrendo ampie viste sulle valli e le montagne circostanti.[3] Nel 2021 il brand Zegna ha omaggiato la strada richiamandola nel proprio logo.[4] La nascita del progetto ZegnaL’opera di Ermenegildo Zegna e il suo progetto di valorizzazione e promozione delle montagne proseguirono anche dopo la sua morte. Nel 1993 l’area interessata divenne Oasi Zegna, con l’obiettivo di dare vita a un vero e proprio ecosistema che coniugasse impresa, ambiente e sviluppo locale. Nel 2014 l’Oasi ha ottenuto il Patrocinio del FAI Fondo Ambiente Italiano.[5] L'Oasi oggiL’Oasi comprende circa 700 ettari di faggete, 300 di abetine e 400 di boschi misti.[5] L’area conta 29 itinerari naturalistici ed è una meta apprezzata per trekking, attività di mountain bike, passeggiate a cavallo. La località di Bielmonte è inoltre un’apprezzata destinazione sciistica.[3] Dal 2014 l’Oasi ospita un’opera permanente di Dan Graham, intitolata Two Way Mirror / Hedge Arabesque, un padiglione in vetro situato nella Conca dei Rododendri.[6] L’opera è parte del progetto di arte contemporanea “ALL’APERTO” promosso da Fondazione Zegna.[7] Nel 2015 l’Oasi aderisce al Progetto LIFE CARABUS, realizzato con il sostegno dell’Unione europea a tutela della biodiversità.[8] Nel 2020 è stato avviato il progetto Zegna Forest, un piano pluriennale per la salvaguardia del patrimonio boschivo dell’Oasi.[9] Nel 2021 l’Oasi ha promosso il progetto Outer EduCampus, un laboratorio di apprendimento con lo scopo di favorire la consapevolezza dell’equilibrio tra uomo e natura, nel solco del pensiero di Ermenegildo Zegna.[10] Nel 2022 l’Oasi Zegna ha adottato un nuovo logo, in cui compare il profilo di una montagna tagliata da una strada, in riferimento alla Panoramica Zegna che attraversa l’Oasi.[11] L’Oasi ha un Comitato Scientifico formato da dieci esperti e studiosi del territorio.[12] Comuni e valli interessatiL'Oasi interessa più vallate comprese tra i torrenti Sessera (nord-est), Strona di Mosso (sud) e Cervo (ovest). I comuni toccati sono una quindicina; le comunità montane quattro:
Ecomuseo e altri luoghi di interesseL'Oasi Zegna è parte integrante dell'Ecomuseo del Biellese, insieme di cellule ecomuseali delle diverse comunità locali che tramandano la cultura popolare del territorio per valorizzarne le spinte di coesione e sviluppo fra le genti. Sotto questo profilo, la cellula costituita dall'Oasi punta al mantenimento e alla esaltazione di tradizioni spiccatamente collegabili alla montagna (ad esempio l'apicoltura) e alla vita in alpeggio (le realtà di Moncerchio e Margosio). Altri luoghi di interesse sono:
RiconoscimentiOltre al Patrocinio del FAI, l’Oasi Zegna ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti per le attività di valorizzazione, preservazione e promozione del paesaggio e dell’ambiente. Nel 2016 ha ricevuto il Marchio di Qualità dalla Federazione Svizzera del Turismo.[9] Nel 2022 l’Oasi ha ottenuto la Certificazione FSC (Forest Stewardship Council) per la gestione forestale e la conservazione dei servizi ecosistemici.[15] Galleria d'immagini
Note
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