Le sue opere furono riconosciute nel teatro dell'Unione Sovietica per le loro rappresentazioni realistiche della vita quotidiana combinate con temi socialisti e comunisti.[1] È conosciuto soprattutto come l'autore di una trilogia su Lenin, la prima volta che Lenin è stato utilizzato come personaggio in un'opera teatrale.[1]
La sua famiglia era formata da contadini e la sua istruzione si fermò alle scuole elementari. Da adolescente ha svolto lavori umili, dal falegname al meccanico.
Si avvicinò al palcoscenico intorno al 1930 dimostrando di essere uno dei migliori rappresentanti del 'teatro socialista'.[2]
Tra i suoi drammi si possono menzionare Tempo (1930), incentrato sulla descrizione della costruzione di una fabbrica; Gli aristocratici (1934), dedicato alla rieducazione effettuata tramite il lavoro di un gruppo di contestatori avversi al regime; la famosissima trilogia su Lenin costituita da L'uomo con il fucile (1937), Il carillon del Cremlino (1941), La terza patetica (1958).[1][2][3]
^abcdNikolaj Fëdorovič Pogodin, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 28 febbraio 2022.
^abcPogodin, Nikolaj Fëdorovič, in le muse, IX, Novara, De Agostini, 1967, p. 240.
^ab(EN) Nikolai Pogodin, su encyclopedia2.thefreedictionary.com. URL consultato il 26 febbraio 2022.
Bibliografia
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