National Trust for Historic Preservation
Il National Trust for Historic Preservation è un'organizzazione senza scopo di lucro e finanziata da privati con sede a Washington, negli Stati Uniti d'America, che si occupa di conservare e valorizzare i siti architettonici o naturali e i monumenti degli USA. StoriaAntecedentiAl termine della guerra civile americana (1861-1865) e in risposta all'aumento dei flussi migratori, gli Stati Uniti maturarono un rinnovato senso di identità nazionale che portò all'emanazione di leggi atte a preservare i siti e i monumenti storici che erano ritenuti significativi per la Nazione. A conferma di ciò, nel 1872, Yellowstone divenne il primo parco nazionale del Paese.[1] Nel 1906 venne firmato l'Antiquities Act, che permetteva al presidente americano di decidere quali dovevano essere i monumenti o le aree storiche da considerare siti storici.[1] Nel 1935 venne approvato l'Historic Sites Act, che definì programmi per la ricerca e l'inventario dei siti storici.[2] Nel 1931, la città di Charleston, nella Carolina del Sud, inaugurò il primo distretto storico del Paese.[3] FondazioneTuttavia, il vero e proprio National Trust for Historic Preservation venne fondato soltanto verso la fine degli anni 1940, quando David E. Finley Jr., George McAneny, Christopher Crittenden e Ronald Lee si incontrarono alla National Gallery of Art di Washington per discutere sulla possibilità di creare un'organizzazione nazionale mirata a preservare gli edifici e le aree storiche.[4] A tale raduno ne seguì uno il 15 aprile 1947 a cui parteciparono, oltre ai suddetti, i rappresentanti di numerose società artistiche, architettoniche e storiche. L'evento portò alla nascita del National Council for Historic Sites and Buildings[4] e i partecipanti alla kermesse divennero i primi membri del Consiglio.[5] La prima di varie sedi occupate dell'organizzazione fu il Teatro Ford nel centro di Washington.[6] Il National Trust venne ufficialmente fondato il 26 ottobre 1949 sulla base dell'omonima organizzazione britannica,[5] e dopo essere stato approvato in seguito a una legge presentata dal rappresentante della Florida J. Hardin Peterson e firmata da Harry S. Truman.[7] Tale emendamento prevedeva che il Trust dovesse acquisire e preservare siti e oggetti storici di importanza nazionale e fornire relazioni annuali al Congresso degli USA sulle sue attività.[7] Seconda metà del Novecento - oggiNel 1952 si decise di fondere i consigli di amministrazione del National Trust for Historic Preservation e del National Council.[8] La procedura ebbe termine quattro anni più tardi.[9] La prima proprietà entrata nell'elenco del National Trust è la Woodlawn Plantation, che si trova nel nord della Virginia.[10] Durante il decennio seguente, il National Trust divenne sempre più importante fino a diventare la principale organizzazione nazionale nell'ambito della conservazione di aree storiche.[11] Nel 1966, il Congresso approvò il National Historic Preservation Act, che forniva finanziamenti a varie organizzazioni, fra cui il National Trust (tali finanziamenti cesseranno nel 1996, quando l'organizzazione inizierà ad essere sovvenzionata da privati). Nel 1971, il National Trust aprì una sede a San Francisco.[12] Nel 1976, l'organizzazione acquistò l'Andrew Mellon Building di Washington, che rimarrà il suo quartier generale per molti anni.[13] Nel 2013, la sede centrale del National Trust si trasferì nel Watergate di Washington.[14] Note
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