Narcissus poeticus
Il narciso selvatico (Narcissus poeticus L., 1753) è una pianta erbacea bulbosa della famiglia delle Amarillidacee.[1] DescrizioneLa corolla del fiore è bianca, di dimensioni comprese tra i 4 e i 6 cm di diametro e composta da un totale di 6 petali, mentre la paracorolla è gialla con bordature dentate rosse di 2,5 mm di diametro. Le foglie sono lineali, strette e verdi. Il gambo raggiunge i 50 cm d'altezza, mentre il bulbo è sferico e marrone. Il fiore è profumato e fiorisce in primavera. Habitat e distribuzioneCresce in prati erbosi ed umidi di zone montagnose, principalmente in Albania[2], Andorra, Austria, Francia, Grecia, Svizzera, Spagna, Ungheria, Italia, Romania e Ucraina. È stato introdotto in Belgio, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Germania e Colombia. DerivazioneIl nome della specie deriva dal personaggio mitologico greco Narciso, Νάρκισσος (Narkissos) e dal termine ναρκὰο (narkào, narcotico). Alcuni indicano come possa derivare anche dal termine persiano Nargis (نرگس). Entrambi i termini sono usati riferendosi al forte e piacevole odore del fiore della pianta[3]. CuriositàÈ il fiore caratteristico del Principato d'Andorra, dove questa particolare specie di narciso viene chiamata in catalano "Grandalla". TassonomiaÈ stato descritto per la prima volta da Linneo nel 1753 nella sua pubblicazione Species Plantarum 1:289. Si accettano due varianti della pianta:
Sinonimia
TossicitàDa ricordare che il bulbo del narciso contiene la narcisina, un alcaloide molto velenoso, che può essere pericoloso per gli animali e rivelarsi letale per l'uomo. La sua ingestione accidentale può condurre alla morte in sole 24 ore. Il narciso selvatico è più pericoloso di altri, agendo come un forte emetico e irritante. Galleria d'immaginiNote
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