NGC 577

NGC 577
Galassia a spirale barrata
NGC 577 nelle immagini SDSS.
Scoperta
ScopritoreAaron Skinner
Data23 ottobre 1867 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta01h 30m 40.7s [2]
Declinazione-01° 56′ 40″ [2]
Distanza271,5 mega anni luce (83,23 Mpc) a.l.   [2]
Magnitudine apparente (V)12,9 [3]
nella banda B: 13,8 [3][4]
Redshift+0,019827 ± 0,000019 [2]
Luminosità superficiale14,04 [3]
Angolo di posizione140° [3]
Velocità radiale5944 ± 6 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale barrata
Classe(R')SB(r)a pec [2], SBa [3], (R)SB(rs)a? [1]
Dimensioni178 000 anni luce (54 580 pc) a.l.  
Altre designazioni
NGC 580
PGC 5628
UGC 1080
MCG 0-4-165
CGCG 385-165
IRAS 01281-0215 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 577
Categoria di galassie a spirale barrata

NGC 577 è una vasta galassia a spirale barrata situata nella costellazione della Balena a una distanza di circa 270 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

Scoperta

NGC 577 è stata scoperta il 23 ottobre 1867 dall'astronomo statunitense Aaron Skinner, che tuttavia pubblicò i suoi studi solo nel 1886.[1] Dieci anni più tardi, il 14 agosto 1877, la galassia fu osservata dall'astronomo tedesco Wilhelm Tempel e inserita nel New General Catalogue con la designazione NGC 580.[1]

Descrizione

Data la sua luminosità superficiale pari a 14,04, NGC 577 può essere classificata come una galassia a bassa luminosità superficiale (nella letteratura in lingua inglese abbreviata in LSB, acronimo di Low Surface Brightness). Le galassie LSB sono galassie di tipo diffuso (D) con una luminosità superficiale inferiore di almeno una magnitudine a quella del cielo notturno circostante.

Gruppo di NGC 545 e Abell 194

NGC 577 fa parte del Gruppo di NGC 545,[5] un raggruppamento che comprende almeno 11 galassie situate nella costellazione della Balena[6] e che prende il nome da NGC 545, la galassia più vasta e luminosa del gruppo.[7]

Questo gruppo fa parte anche del più vasto ammasso di galassie denominato Abell 194.[8][9]

Descrizione

L'ammasso Abell 194. (Image courtesy of NRAO/AUI and Courtesy of S. Croft; W. van Breugel; W. de Vries; J. van Gorkom; H. Morganti; T. Osterloo; M. Dopita; M. Gregg)

La distanza media tra il centro di massa di questo gruppo e la nostra Via Lattea è di 76,2 megaparsec.

Due galassie di questo gruppo, NGC 545 e NGC 547, producono forti getti di materia nella regione che contorna il buco nero supermassiccio che si ritiene sia situato al loro centro.[10] Questi getti sono stati captati dai radiotelescopi del VLA e sono mostrati in viola nelle immagini dell'ammasso riprese dal NRAO. I getti di queste due galassie interagenti gravitazionalmente vengono proiettati fino a distanze dell'ordine di 250'000 anni luce.[10] Il getto più corto della galassia NGC 541, mostrato un po' più in basso a destra nell'immagine, entra in collisione con una nube di idrogeno. L'onda d'urto creata da questo getto ha generato una zona di formazione stellare visibile nell'immagine ripresa dal telescopio di 2,3 m dell'osservatorio di Siding Spring in Australia. Questo raro tipo di incubatoio stellare è conosciuto con il nome di "oggetto di Minkowski".[10][11]

Oltre a NGC 577, le principali galassie del Gruppo di NGC 545 sono NGC 530, NGC 541, NGC 547, NGC 560, NGC 564, NGC 570, NGC 585, UGC 892 e UGC 1062 (rispettivamente CGCG 0118.7-0048 e CGCG 0126.4-0049 indicate come 0118-0048 e 0126-0049 da Mahtessian).[6]

Note

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 577, su cseligman.com. URL consultato il 16 maggio 2024.
  2. ^ a b c d e f Results for object NGC 577, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 16 maggio 2024.
  3. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 500 à 599, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 16 maggio 2024.
  4. ^ SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 16 maggio 2024.
  5. ^ A.M. Garcia, General study of group membership. II - Determination of nearby groups, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, 100 #1, luglio 1993, pp. 47-90, Bibcode:1993A&AS..100...47G.
  6. ^ a b Abraham Mahtessian, Groups of galaxies. III. Some empirical characteristics (PDF), in Astrophysics, 41 #3, luglio 1998, pp. 308-321, DOI:10.1007/BF03036100. URL consultato il 16 maggio 2024.
  7. ^ (EN) NGC 545 -- Brightest galaxy in a Cluster (BCG), su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 16 maggio 2024.
  8. ^ Akos Bogdan, Ralph P Kraft, William Forman e Christine Jones, CHANDRA AND ROSAT OBSERVATIONS OF ABELL 194: DETECTION OF AN X-RAY CAVITY AND MAPPING THE DYNAMICS OF THE CLUSTER (PDF), in The Astrophysical Journal, 743 #1, dicembre 2011, p. 11, DOI:10.1088/0004-637X/743/1/59.
  9. ^ (EN) Abell 194, Sky & Telescope, settembre 2017, su skyandtelescope.com. URL consultato il 15 maggio 2024.
  10. ^ a b c (EN) Star birth triggered by a jet from a black hole, su images.nrao.edu. URL consultato il 15 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2018).
  11. ^ Steve Croft, Wil van Breugel e Win de Vries, Minkowski's Object: A Starburst Triggered by a Radio Jet, Revisited (PDF), in The Astrophysical Journal, 647 #2, aprile 2006, p. 52 pagine, 15 figure, DOI:10.1086/505526.

Voci correlate

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