È stata scoperta il 25 dicembre 1790 dall'astronomo tedesco di origine, ma naturalizzato britannico, William Herschel.[1] È stata poi osservata il 12 ottobre 1827 da John Herschel.[4]
La galassia venne descritta come "molto debole, piccola, più brillante al centro" da John Louis Emil Dreyer, il compilatore del New General Catalogue.[1] Ha un diametro di circa 115.000 anni luce, il che la rende un po' più grande della nostra Via Lattea.[1]
Anche se fanno parte dello stesso gruppo, la differenza nelle velocità di recessione tra NGC 125 e NGC 128, che è superiore a 1000 km/h, rende poco probabile che esse siano particolarmente vicine; invece il valore simile di redshift tra NGC 125 e NGC 126 depone a favore di una contiguità.[1][7]
^ab Michael F. Skrutskie, Roc M. Cutri, Rae Stiening, Martin D. Weinberg, Stephen E. Schneider, John M. Carpenter, Charles A. Beichman, Richard W. Capps, Thomas Chester, Jonathan H. Elias, John P. Huchra, James W. Liebert, Carol J. Lonsdale, David G. Monet, Stephan Price, Patrick Seitzer, Thomas H. Jarrett, J. Davy Kirkpatrick, John E. Gizis, Elizabeth V. Howard, Tracey E. Evans, John W. Fowler, Linda Fullmer, Robert L. Hurt, Robert M. Light, Eugene L. Kopan, Kenneth A. Marsh, Howard L. McCallon, Robert Tam, Schuyler D. Van Dyk e Sherry L. Wheelock, The Two Micron All Sky Survey (2MASS), in The Astronomical Journal, vol. 131, n. 2, 1º febbraio 2006, pp. 1163–1183, Bibcode:2006AJ....131.1163S, DOI:10.1086/498708, ISSN 0004-6256 (WC · ACNP).