La stagione di test pre-campionato è iniziata il 12 gennaio con la "NASCAR Preseason Thunder", una tre-giorni di test sulla Daytona International Speedway. Per ogni giornata si sono svolte una sessione mattutina ed una pomeridiana. Nella prima sessione mattutina, individuale, Jeff Gordon è stato il più veloce davanti a Paul Menard e Kurt Busch, con un tempo di 46,687 secondi (310,238 km/h)[1]. Il più veloce è risultato Kyle Busch, che insieme ad altri 6 piloti ha oltrepassato il limite delle 200 miglia orarie (320 km/h)[2][3]. Il campione in carica, Tony Stewart, ha dichiarato il suo entusiasmo per il ritorno a Daytona:
"Ovviamente il nostro sport è unico in quanto ha la gara più importante all'inizio della stagione, ma questo non è solo uno svantaggio, perché abbiamo tutto il tempo della pausa tra una stagione ed un'altra per prepararci a questa gara. Qui si portano delle vetture preparate in più tempo rispetto a quello che si ha a disposizione per preparale per le altre gare"[4].
Il secondo giorno Martin Truex Jr. è stato il più veloce nella sessione del mattino, con un tempo di 43,962 secondi, mentre Kurt Busch è stato il più veloce nel pomeriggio con un tempo di 43,677 secondi[5].
Nell'ultimo giorno di test le vetture sono scese in pista insieme per alcune prove sulle nuove limitazioni imposte dalla NASCAR al "tandem drafting", la pratica che induce due o tre vetture a correre una dietro l'altra, paraurti contro paraurti, e che sulle piste di Daytona e Talladega porta ad andare più veloci delle vetture che corrono da sole o nel gruppo. In entrambe le sessioni il più veloce è stato Jeff Gordon[6]. Il "vice president of competition", Robin Pemberton, si è detto soddisfatto dei progressi ottenuti da piloti e squadre[7]. Lo scopo di queste limitazioni è riuscire a far raggiungere alle auto il massimo potenziale anche quando sono nel gruppo e limitare il vantaggio dell'uso del "tandem drafting" a pochi giri durante le gare[8].
Riassunto della stagione
La stagione 2012 è iniziata, come di consueto, con la Budweiser Shootout. La gara è stata segnata da vari incidenti che hanno fatto sì che solo 13 vetture arrivassero al traguardo. All'ultimo giro, Kyle Busch, sfruttando la scia di Tony Stewart, ha tagliato il traguardo per primo in un arrivo al fotofinish[9].
Il primo dei due Gatorade Duel fu vinto dal campione uscente Tony Stewart, mentre il secondo "duello" vide quasi sempre in prima posizione i due compagni di squadra della Roush Fenway Racing, Greg Biffle (40 giri al comando) e Matt Kenseth che vinse la gara dopo essere stato al comando per 10 giri.
La gara inaugurale, la Daytona 500, inizialmente prevista per domenica 26 febbraio, venne posticipata al giorno dopo a causa dei continui scrosci di pioggia che avevano vanificato più volte il lavoro dei cosiddetti "jet dryer". È stata la prima volta in 53 anni di storia della Daytona 500 che la gara veniva posticipata. La gara iniziò alle 19:04 locali del 27 febbraio[10] ed vide il suo momento peggiore quando, in regime di bandiera gialla, con i "jet dryer" che tentavano di asciugare l'asfalto bagnato e la "pace car" già in pista, Juan Pablo Montoya perse il controllo della propria auto e si schiantò contro un jet dryer; il combustibile dell'"asciuga-pista" prese fuoco e la gara venne interrotta (bandiera rossa) per due ore per consentire l'intervento dei vigili del fuoco. Questo fece sì che la gara andasse a concludersi dopo la mezzanotte di martedì. Nel finale Greg Biffle riuscì a tenere dietro Dale Earnhardt, Jr. consentendo al compagno Matt Kenseth di tagliare per primo il traguardo[11][12].
La settimana seguente a Phoenix vinse Denny Hamlin nonostante Kevin Harvick fosse stato in testa per la maggior parte della gara[13][14].
La settimana successiva a Las Vegas, Tony Stewart dominò la gara andando a conquistare la sua prima vittoria del 2012 nonché la sua prima sulla pista di Las Vegas.
La prima gara su uno "short track" si tenne a Bristol dove Brad Keselowski rimase in testa alla gara per ben 232 giri e mettendo poi a segno la sua prima vittoria della stagione.
La settimana successiva, in California, la gara fu segnata dalla pioggia che al giro 124 dei 200 previsti rese necessario l'ingresso in pista della "pace car". Al 129º giro venne esposta la bandiera rossa che sospendeva la corsa, costringendo tutti i piloti a tornare ai box. Successivamente venne deciso di non proseguire la gara e Tony Stewart, in testa al momento dell'ingresso della pace car, venne dichiarato vincitore.
Poi, a Martinsville, Jeff Gordon rimase in testa per 329 giri; tuttavia, un incidente nel finale di gara, causato da Clint Bowyer e Jimmie Johnson, portò ad un "green-white-checkered finish" che diede modo a Ryan Newman di battere A. J. Allmendinger e tagliare per primo il traguardo.
Dopo la pausa per la domenica di Pasqua, le squadre sono tornate in azione in Texas, dove Greg Biffle ha battuto Jimmie Johnson andando a prendersi la sua prima vittoria in 49 gare[15].
La settimana successiva, sull'ovale di Kansas City, nonostante l'ottima prestazione di Martin Truex Jr., è stato Denny Hamlin a tagliare il traguardo per primo mettendo a segno la sua seconda vittoria dell'anno col caposquadra Darian Grubb (nel 2011 caposquadra di Tony Stewart)[16].
A Richmond, Carl Edwards ricevette una bandiera nera (che impone al pilota il rientro ai box) per un sorpasso in fase di ripartenza appena dopo l'uscita dalla pista da parte della pace car[17]. A quel punto fu Tony Stewart ad essere in testa alla corsa, ma a causa di un errore ad un successivo pit-stop, fu Kyle Busch a tagliare per primo il traguardo conquistando la sua prima vittoria del 2012.
La settimana successiva si corse a Talladega per la seconda gara del 2012 su una superspeedway. Dopo che una raffica di bandiere gialle a fine gara misero fuori dai giochi parecchi piloti, Brad Keselowski, aiutato da Kyle Busch che gli si era messo in scia, tagliò il traguardo per primo e conquistò la sua seconda vittoria del 2012.
Alla Southern 500 fu Jimmie Johnson a tenere in pugno la gara e, rimasto in pista durante l'ultima fase di pit stop su consiglio del proprio capo-squadra Chad Knaus, batté Denny Hamlin e conquistò la sua prima vittoria del 2012 e consegnò la duecentesima vittoria alla scuderia di Rick Hendrick.
All'All-Star Sprint Race, Dale Earnhardt, Jr. ed AJ Allmendinger si sono sfidati nell'evento principale finendo 1-2 nella Showdown Sprint, mentre il veterano Bobby Labonte ha vinto il voto dei fan. Una ripartenza lenta di Matt Kenseth ha permesso a Jimmie Johnson di ottenere agevolmente la sua terza vittoria nell'All-Star.
Seguì la gara più lunga del campionato, la "Coca-Cola 600". La gara di 600 miglia (965 km) fu vinta da Kasey Kahne che conquistò la sua prima vittoria della stagione.
La serie si trasferì poi a Dover, dove Jimmie Johnson dominò la gara e vinse agevolmente la sua seconda gara nel 2012.
Il nuovo asfalto di Pocono vide, nelle fasi finali della gara, un bel duello tra il ventiduenne Joey Logano, partito dalla pole position, ed il cinquantatreenne Mark Martin. La lotta viene vinta da Logano taglia per primo il traguardo dopo che a poche curve dal termine si era infilato all'interno di una curva spingendo all'esterno Martin.
Anche la gara successiva, in Michigan, si tenne su una pista appena ri-asfaltata dove il fornitore unico di gomme, Goodyear, portò un nuovo tipo di pneumatico per ovviare all'eccessiva usura riscontrata su questa pista. Dale Earnhardt, Jr. rimase in testa alla gara per 95 giri che lo portarono poi a vincere la sua prima corsa dopo ben 143 gare. La sua ultima vittoria era stata quattro anni prima, il 15 giugno 2008.
La serie torna in Kentucky Kyle Busch dominò l'inizio della gara ma fu costretto al ritiro per una rottura; verso la fine della gara un incidente di Ryan Newman costringe i piloti a cercare di risparmiare carburante, Brad Keselowski andò in testa e avendo conservato carburante a sufficienza andò a conquistare la sua terza vittoria dell'anno.
Tony Stewart vinse la seconda gara tenutasi sulla pista di Daytona tenendosi dietro Jeff Burton e Matt Kenseth. A Loudon Denny Hamlin fu in testa alla gara per 150 giri, ma la decisione di cambiare quattro pneumatici anziché due all'ultimo pit-stop lo penalizzò portandolo in tredicesima posizione; la vittoria andò a Kasey Kahne per la sua seconda dell'anno.
Dopo una settimana di pausa il campionato si sposta a Indianapolis dove furono Denny Hamlin, Jimmie Johnson e Kyle Busch a contendersi la vittoria; alla fine fu Johnson a spuntarla e a conquistare la sua quarta vittoria sulla pista di Indianapolis.
Si tornò poi a Pocono, la gara viene interrotta dopo 98 giri a causa di un violento temporale che si era abbattuto sulla pista e la vittoria venne assegnata così a Jeff Gordon[18].
Il campionato si spostò sul circuito stradale di Watkins Glen, dove la gara vide in testa Kyle Busch, Brad Keselowski e Marcos Ambrose. Mentre si apprestava a vincere la sua seconda gara Busch andò i testacoda in una chicane all'ultimo giro, Ambrose e Keselowski continuarono a sfidarsi fino all'ultima curva dalla quale uscì per primo Ambrose che andò così a vincere la sua prima gara dell'anno, la sua seconda consecutiva su questa pista[19].
I piloti tornarono nel Michigan, dove Mark Martin, partito in pole position, guidò le prime fasi della gara fino a che non venne coinvolto in un incidente con Kasey Kahne. Jimmie Johnson prese il comando nelle ultime fasi della gara fino a quando il suo motore non cedette al giro 195, facendo concludere la gara in regime di "green-white-checker finish". Greg Biffle prese il comando della gara davanti a Brad Keselowski e Kasey Kahne e conquistò la sua seconda vittoria del 2012.
A Bristol, sulla pista appena riconfigurata, Joey Logano si mantenne in testa nella prima fase della gara, ma dopo vari cambi di leader a causa delle varie strategie sui pit stop, fu Denny Hamlin ad aggiudicarsi la vittoria, sua terza stagionale. Hamlin conquistò la vittoria anche la settimana successiva, ad Atlanta, battendo Jeff Gordon in un "green-white-checker finish".
Nell'ultima gara della stagione regolare, a Richmond, i contendenti alla "wild card" cercarono la vittoria per garantirsi un posto nella "Chase for the Championship"; Denny Hamlin dominò la prima metà della gara, rimanendo in testa per 202 giri; poi una bandiera gialla per pioggia rimescolò le carte. Clint Bowyer prese il comando al giro 312 e facendo attenzione al consumo di carburante e riuscito a tenersi dietro Jeff Gordon conquistò la sua seconda vittoria del 2012. Gordon riuscì comunque a conquistarsi un posto nella "Chase" agguantando il secondo posto di "wild card".
La fase finale
La "Chase for the Championship" iniziò sulla Chicagoland Speedway. Jimmie Johnson, partito in pole position rimase in testa alla gara per 172 giri. Dopo l'ultima tornata di pit-stop, Brad Keselowski si ritrovò davanti a Johnson e mise a segno così la sua quarta vittoria stagionale.
A Loudon Denny Hamlin mantenne una promessa fatta su Twitter (affermando poi che fosse esagerata) andando a vincere la gara dopo essere rimasto in testa per 193 giri e nonostante fosse partito 32º. Fu la sua quinta vittoria stagionale[20].
La settimana successiva, a Dover, vinse Brad Keselowski, il migliore a risparmiare carburante durante la gara, che andò così in testa alla classifica piloti[21].
La domenica successiva, a Talladega, Jamie McMurray, in testa alla gara, va in testacoda a sei giri dal termine. L'ingresso della pace car comporta un green-white-checker finish e un grosso incidente che coinvolge una ventina di vetture all'ultima curva porta Matt Kenseth alla seconda vittoria dell'anno[22].
A Charlotte si corre la quinta gara della Chase; il leader della classifica, Brad Keselowski, resta a secco di benzina durante la gara, Clint Bowyer riesce a gestire bene i consumi della sua vettura e a sorpassare Denny Hamlin conquistando così la sua terza vittoria stagionale[23].
Sulla Kansas Speedway appena riasfaltata è Matt Kenseth a tagliare per primo il traguardo conquistando la sua terza vittoria stagionale. A Martinsville Jimmie Johnson, partito dalla pole position, conquista la sua quarta vittoria del 2012. Successivamente, in Texas, è di nuovo Johnson a vincere dopo essere partito in pole prendendo un vantaggio considerevole nei confronti degli altri due piloti rimasti in lizza per il titolo 2012, Clint Bowyer e Brad Keselowski.
Nella penultima gara, a Phoenix, è Kyle Busch a dominare la gara. La gara ha una svolta quando il leader del campionato, Jimmie Johnson, ha in incidente ed è costretto al ritiro. Uno screzio in pista tra Jeff Gordon e Clint Bowyer (al momento terzo nella classifica a punti) porta i due a un'accesa rivalità che si conclude con l'uscita di pista di entrambi; Bowyer è allora matematicamente escluso dalla corsa per il titolo e questo porta a una rissa tra i piloti e le relative squadre ai box. La gara termina con un incidente sulla linea del traguardo con Kevin Harvick che porta a casa la sua prima vittoria in 44 gare[24].
Anche nell'ultima gara della stagione, a Homestead, le strategie sul risparmio di carburante sono importantissime. è il giorno del duello finale tra Jimmie Johnson e Brad Keselowski con Johnson che tenta di fare la gara con uno stop in meno degli altri concorrenti. Al giro 209 Johnson è primo mentre Keselowski è 24°, ma al 213º giro Johnson, uscendo dal cambio gomme, perde un dado e deve rientrare ai box nel giro immediatamente successivo; quando torna in pista è doppiato di un giro. Al giro 226 Johnson rientra ai box perché ha del fumo nell'abitacolo, i meccanici, scoraggiati, ne spingono l'auto verso il garage. Con 39 giri ancora da completare viene data a Keselowski la notizia che Johnson è in garage con qualcosa di rotto[25][26]. Da lì in poi per Keselowski è solo una passeggiata trionfale; chiude la gara al 15º posto (la vittoria va a Jeff Gordon) e, all'età di 28 anni, conquista il primo titolo piloti della sua carriera in NASCAR Sprint Cup Series[27].
Scuderie e piloti
Scuderie a calendario completo
Questa tabella mostra le squadre iscritte a tutto il campionato.
Il proprietario della nº 33 è cambiato ad aprile. Joe Falk ne ha acquisito le attività e la proprietà ed è stato indicato come proprietario da Martinsville in poi; ma è stata comunque la Childress a mettere in campo la macchina nelle gare in cui ha gareggiato Austin Dillon.[29]
Le novità tra le squadre
Ad ottobre 2011, prima della Bank of America 500 del 2011, venne data la notizia che l'argentino George Sinica aveva fondato la Sinica Motorsports e che la squadra avrebbe partecipato alla Cup Series per 10-15 gare nel 2012, col pilota ARCAGrant Enfinger alla guida della Chevrolet N° 93[30]. Tuttavia, Enfinger venne svincolato dal contratto il 15 dicembre 2011[31]. Successivamente la scuderia ha cambiato il numero per la propria auto scegliendo il 4.
Per mancanza di sponsor la Roush Fenway Racing schiererà solo tre vetture nella Sprint Cup Series dopo che problemi di sponsorizzazione portarono alla quasi chiusura della squadra della vettura #6 allora pilotata da David Ragan[32]. Lo staff della vettura #6 parteciperà alla Daytona 500 col pilota Ricky Stenhouse, Jr., campione della Nationwide Series 2011. A seconda della disponibilità di eventuali sponsor la #6 potrebbe partecipare anche ad altre gare del campionato[33][34].
Anche la Richard Childress Racing schiererà solo 3 vetture. La #33 parteciperà solo ad alcune gare, Elliott Sadler correrà alla Daytona 500 e Brendan Gaughan correrà le 4 gare successive[35]. A Martinsville la vettura è stata pilotata da Hermie Sadler dopo di che Joe Falk, concessionario di vetture della Virginia e proprietario della LJ Racing, ha acquistato i diritti di proprietà della #33[36].
La Germain Racing passa dalla Toyota alla Ford[37].
Il 9 gennaio 2012 Kevin Buckler, proprietario della The Racer's Group, annunciò la chiusura della sua squadra, la TRG Motorsports[38].
Il Red Bull Racing Team chiuse ufficialmente nel dicembre 2011[38]
La Turn One Racing e la Go Green Racing annunciarono di voler prendere parte al campionato 2012. La Turn One parteciperà alle prime 8 o 10 gare dopo la Daytona 500, mentre la Go Green porterà in pista la Ford #19, pilotata da Tim Andrews con suo padre Paul come capo-squadra, per 10 gare.
La nuova scuderia Robinson-Blakeney Racing parteciperà al calendario completo col pilota J. J. Yeley.
La Turner Motorsports tenterà il debutto a Daytona nella gara di luglio (la Coke Zero 400). La squadra schiererà la Chevrolet #50 del veterano Bill Elliott con la sponsorizzazione della catena di supermercati Walmart che celebra il cinquantenario dalla fondazione.
La Stewart-Haas Racing e la Tommy Baldwin Racing annunciarono, il 31 gennaio, di aver dato inizio ad un'alleanza per la stagione 2012. La TBR spostò i propri punti del campionato a squadre dalla propria vettura #36 alla #10 della SHR, assicurando così a Danica Patrick un posto alla Daytona 500. Sarà David Reutimann a pilotare la #10 nelle 26 gare a cui non parteciperà la Patrick[39].
A febbraio, l'ex direttore del Red Bull Racing Team, Thomas Ueberall, ha acquistato i punti del campionato a squadre delle vetture #83 e #4 (poi cambiato in 93) della Red Bull. La neonata squadra, che prende di fatto il posto della Red Bull, si chiamerà BK Racing e sarà sponsorizzata dalla catena di fast foodBurger King. Landon Cassill piloterà la #83 e Travis Kvapil la #93 nella maggior parte delle gare con David Reutimann che avrà la #93 per la Daytona 500[40].
Il 13 febbraio 2012, la Michael Waltrip Racing ha acquistato i punti del campionato a squadre della FAS Lane Racing e li ha trasferiti alla propria #55, il che garantirà un posto a Mark Martin nella Daytona 500[41]. La FAS Lane ha, in seguito, acquisito i punti del 2011 della squadra della #6 della Roush Fenway Racing.
La Inception Motorsports acquisì i punti del team TRG Motorsports che era finito 36° nella classifica 2011[42].
Le novità tra i capi-squadra
Il 27 luglio 2011 la Hendrick Motorsports fece sapere che Kenny Francis sarebbe stato a capo della squadra del pilota Kasey Kahne nel 2012; i due lavoravano già insieme durante la stagione 2011 alla Red Bull Racing Team[43]. Lance McGrew, l'anno precedente a capo della squadra della #5, lavorerà allo sviluppo della Chevrolet per la stagione 2013.
Steve Addington, nel 2011 alla Penske Racing, venne assunto dalla Stewart-Haas Racing come capo-squadra della #14 del campione 2011 Tony Stewart[44].
Darian Grubb, ex capo-squadra della #14 della Stewart-Haas Racing, venne informato dallo stesso Tony Stewart prima della Bank of America 500 del 2011 che a fine stagione sarebbe stato svincolato dalla squadra. Venne poi assunto dalla Joe Gibbs Racing come capo-squadra di Denny Hamlin[45].
L'ex capo-squadra della Earnhardt Ganassi Racing, Brian Pattie, è stato assunto dalla Michael Waltrip Racing per essere a capo della vettura #15 di Clint Bowyer.
I capi-squadra della Richard Childress Racing, Gil Martin e Shane Wilson, so sono scambiato le vetture per il 2012. Martin sarà a capo della squadra della #33 mentre Wilson passerà alla #29 su richiesta dello stesso Kevin Harvick.
Svincolato dal contratto con il Team Red Bull Racing, chiuso dopo la stagione 2011, Ryan Pemberton sarà a capo della squadra di Dave Blaney alla Tommy Baldwin Racing dopo che Phillippe Lopez lasciò la squadra per andare alla Richard Petty Motorsports in Nationwide Series.
Il 30 aprile 2012 Mike Ford ha sostituito Greg Erwin come capo squadra per la Ford #43 della Richard Petty Motorsports, pilotata da Aric Almirola, per il resto della stagione 2012[47].
Kurt Busch, la cui stagione 2011 è stata caratterizzata da vari problemi di comportamento, di comune accordo con Roger Penske e gli sponsor Shell e Pennzoil venne svincolato dalla Penske Racing[50]. Successivamente Busch rese noto di aver trovato posto, non senza qualche difficoltà, alla Phoenix Racing per pilotare la Chevrolet #51[51].
Esprimendo il desiderio di non partecipare al calendario completo, Mark Martin è passato alla Michael Waltrip Racing dove piloterà per 25 gare la Toyota #55 lasciata vacante da David Reutimann[54].
La Best Buy ha lasciato la vettura #43 della Richard Petty Motorsports a dicembre per sponsorizzare, alla Roush Fenway Racing, l'auto #17 ed, in parte, anche la #99[58].
La 5-hour Energy, che negli anni scorsi aveva sponsorizzato Steve Wallace in Nationwide Series, è arrivata alla Sprint Cup Series per sponsorizzare Clint Bowyer[49].
Il calendario 2012
Il 28 settembre 2011 venne pubblicato il calendario definitivo costituito da 36 gare, più due gare di spettacolo. Il programma comprende anche due "Gatorade Duel", che sono le gare di qualificazione per la Daytona 500.[59]
Per la stagione 2012, la NASCAR apporta alcune modifiche al programma. Anzitutto la prima gara della stagione, la Daytona 500, si tiene una settimana più tardi rispetto al campionato 2011. Di conseguenza slittano anche le gare di Phoenix e Las Vegas, rispettivamente seconda e terza gara della stagione. In terzo luogo, la prima gara sulla Kansas Speedway viene spostata da giugno ad aprile, perché la seconda gara a corrersi su questa pista diventa la sesta gara della "Chase for the Championship" dopo lo scambio di date con la "Good Sam Roadside Assistance 500" sulla Talladega Superspeedway. Inoltre la lunghezza di entrambe le gare sulla Pocono Raceway passano da 500 miglia a 400 miglia. Ci sono un paio di modifiche anche nella stagione regolare perché la prima gara sulla Dover International Speedway si tiene dopo la "Coca-Cola 600". Le date della "Aaron's 499" e della prima gara sulla Richmond International Raceway si scambiano tra loro. In più la gara sulla Kentucky Speedway si tiene prima della "Coke Zero 400" a Daytona.
Novità
Tecnologia
Il 21 gennaio 2011 la NASCAR annunciò che per la stagione 2012 la Sprint Cup Series sarebbe passata dall'alimentazione a carburatore (in uso dal primo campionato del 1949) a quella a iniezione elettronica (EFI). Alla conferenza stampa del 21 gennaio 2011 Robin Pemberton, 'vice president for competition della NASCAR, dichiarò che non si sarebbe corsa alcuna gara nel 2011 con i nuovi motori ad iniezione e che il 2011 sarebbe stato un anno dedicato alla messa a punto del sistema di alimentazione. Subito dopo, John Darby, direttore della Cup Series espimeva le sue speranze perché il nuovo sistema entrasse in uso almeno dalla seconda gara del campionato 2012[61]. Successivamente la NASCAR rese noto che i nuovi motori ad iniezione elettronica sarebbero stati usati sin dalla prima gara del 2012[62]. Inoltre venne dato particolare risalto a come l'introduzione di questo nuovo tipo di motore, costituito da più componenti rispetto al classico motore a carburatore, aumentasse la competizione tra le squadre. Le "unità di controllo motore" sono fornite dalla McLaren Electronic Systems, che già si occupa degli analoghi sistemi sulle vetture da corsa della scuderia McLaren in Formula 1, il software delle centraline viene progettato dalla Freescale[63] ed i sensori dell'ossigeno (cosiddette "sonde lambda") vengono forniti dalla Bosch[64].
Comunicazioni
Dopo la fine della stagione 2011, la NASCAR decise di vietare la comunicazione tra il pilota e lo spotter e gli altri piloti. Questa novità venne introdotta inizialmente allo scopo di eliminare gli accoppiamenti di auto ("tandem drafting") sulla Daytona International Speedway e sulla Talladega Superspeedway, accoppiamenti criticati dagli spettatori. Successivamente venne annunciato che queste comunicazioni sarebbero state vietate in tutte le gare[65][66].
(legenda) Grassetto= in pole position per miglior tempo. Corsivo= in pole position per risultati finali delle qualifiche. * = maggior numero di giri in testa alla gara (R) denota un rookie.
^(EN) Tom Jensen, CUP: 200 MPH Barrier Broken, su nascar.speedtv.com, SPEED, 12 gennaio 2012. URL consultato il 15 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2012).
^ab(EN) 2012 Team Chart, su jayski.com. URL consultato il 12 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2012).
^Austin Dillon Event Preview: Michigan 400, su rcrracing.com, Richard Childress Racing, 12 giugno 2012. URL consultato il 13 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2012).
^ab(EN) Daytona offers first look at changes, su floridatoday.com, 12 gennaio 2012. URL consultato il 15 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2012).
^(EN) Pete Pistone, Points swap gives Mark Martin Daytona 500 start, su eye-on-nascar.blogs.cbssports.com, CBS Sports, 13 febbraio 2012. URL consultato il 19 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2012).
^(EN) Dave Rodman, Inception does points deal, su nascar.com, 27 febbraio 2012. URL consultato il 22 giugno 2012.
^(EN) Lee Spencer, Heroy adds sunshine to Montoya's team, su msn.foxsports.com, 31 gennaio 2012. URL consultato il 15 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2012).
^2012 Bank of America 500 results, su nascar.com, 13 ottobre 2012. URL consultato il 14 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2012).
^2012 Hollywood Casino 400 results, su nascar.com, 21 ottobre 2012. URL consultato il 21 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2012).
^2012 TUMS Fast Relief 500 results, su nascar.com, 28 ottobre 2012. URL consultato il 28 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2012).
^2012 AAA Texas 500 results, su nascar.com, 4 novembre 2012. URL consultato il 5 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2012).
^2012 AdvoCare 500 results, su nascar.com, 11 novembre 2012. URL consultato il 12 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2012).