Il primo catalogo del futuro Orto botanico di Trieste, intitolato Delectus seminum quae Hortus Botanicus tergestinus pro mutua communicatione offert[3] e curato nel 1877 dal Tommasini e da Raimondo Tominz, registra 254 differenti tipi di piante, fra cui una varietà di Crocus, appartenente alla famiglia delle iridacee, chiamata in onore del botanico Crocus tommasinianus[4].
Parallelamente alla sua attività scientifica, ebbe, a cavallo tra la prima e la seconda metà dell'Ottocento, e sino al 1861, incarichi politici, ricoprendo gli uffici di preside della magistratura civica e di podestà del Comune di Trieste[5].
Streifzug von Triest nach Istrien im Fruhlinge 1833, mit besonderer Rucksicht auf Botanik, con B. Biasoletto, s.e., s.l. 1833.
Der Berg Slavnik im Kustenlande und seine botanischen Merkwurdigkeiten insonderheit Pedicularis Friderici Augusti, Gebauerschen, Halle 1839.
Die Vegetation der Sandinsel Sansego und einiger naheliegender Inseln im Quarnerobusen, Ueberreuter, Wien 1862.
Sulla vegetazione dell'isola di Veglia e degli adiacenti scogli di S. Marco, Plavnik e Pervichio nel Golfo del Quarnero, Tip. Apolonnio & Caprin, Trieste 1875.
Cenni storici e fisici sulla selvicoltura dell'agro triestino, Tip. del Lloyd austro-ungarico, Trieste 1876.
^F. De Farolfi, L'indirizzo dei Triestini all'imperatore d'Austria Ferdinando 1. Cinque lettere inedite del giugno 1848 di Pietro Kandler a Muzio G. Tommasini, in «Atti e Memorie della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria», nuova serie, v. XXIV, 1976, pp. 161-174.
^C. Cosenza, Trieste, il Giardino pubblico Muzio de Tommasini e le fabbriche dei Pallini, Il Murice, Trieste 1997.
Bibliografia
C. Lona, Muzio de Tommasini, Carlo de Marchesetti, in «Pagine istriane», I (1950), n. 4.
C. Marchesetti, Bibliografia botanica ossia catalogo delle pubblicazioni intorno alla flora del litorale austriaco, Tip. Lloyd austriaco, Trieste 1895.
A. Neilreich, Mutius Ritter von Tommasini, in «Oesterr. botan. Zeitschrift», 1866, n. 1.