I Musei della Biblioteca Apostolica Vaticana costituiscono una delle più complesse, articolate ed estese sezioni dei Musei Vaticani, a cui sono passati di competenza dal 1º ottobre 1999.
Materiale
Le sale che oggi ospitano i musei erano la sede, fino a papa Leone XIII, della Biblioteca Apostolica Vaticana e delle sue varie collezioni. I musei della biblioteca sono costituiti da una serie di raccolte che si sono formate nel corso dei secoli: monete, cammei, vetri e suppellettili catacombali, intagli antichi, gemme, cristalli, bronzi, smalti, avori, ecc.; con Pio X le collezioni di pittura sono state trasferite alla Pinacoteca vaticana; nel corso del XX secolo è poi invalso l'uso di destinare ai musei della biblioteca i doni offerti ai papi da sovrani e capi di Stato.
Esposizione
I musei sono composti di 13 sezioni.
Museo profano. Fondato da Clemente XIII nel 1768, esso ospita ciò che rimane della collezione di antichità etrusche e romane della biblioteca, trasferite a Parigi nel 1797, conservate in armadi in legno, disegnati da Luigi Valadier nel 1781.
Sala Alessandrina. Fu creata da papa Alessandro VIII (fine XVII secolo) per ospitare la biblioteca della regina Cristina di Svezia. Decorata da Domenico Del Frate, essa accoglie diversi doni fatti ai pontefici, una tovaglia di lino dell'XI-XII secolo ed un piviale di manifattura inglese dell'XI secolo.
Sale Paoline. Le due sale furono allestite da papa Paolo V tra il 1610 ed il 1611 per ospitare i manoscritti greci della biblioteca: gli armadi sono ancora quelli d'epoca, seconda metà del XVIII secolo. Sono esposti doni fatti ai pontefici.
Sale Sistine. Le due sale furono create da Domenico Fontana nel 1585-1588, su volere di Sisto V, per accogliere documenti e registri degli archivi papali. Sono esposti doni fatti ai papi.
Museo sacro. Esso fu fondato da papa Benedetto XIV (metà del XVIII secolo) per accogliere i primi reperti che si andavano scoprendo nelle catacombe di Roma e ad Ostia antica; fu poi arricchita da altre collezioni di oggetti antichi e di icone. Sopra gli armadi vi sono i busti in bronzo di 24 cardinali bibliotecari.
Sala dei papiri. Allestita tra il 1771 ed il 1775, ospitava papiri del VI-IX secolo, oggi sostituiti da riproduzioni. La sala ospita, a rotazione, importanti oggetti delle raccolte della biblioteca.
Sala delle Nozze aldobrandine. Fu costruita da Flaminio Ponzio all'inizio del Seicento per papa Paolo V, e decorata da Guido Reni con Storie di Sansone. Il nome si deve all'affresco di età augustea esposto nella sala, trovato all'Esquilino nel XVII secolo e per lungo tempo conservato nella villa del cardinalePietro Aldobrandini. La sala ospita pitture murali rinvenute negli scavi archeologici.
Sala degli indirizzi. Il nome deriva dal fatto che fino a Pio XI ospitava gli indirizzi di omaggio inviati ai papi Leone XIII e Pio X. La sala oggi ospita una collezione di vetri romani e paleocristiani, oltre ad oggetti in smalto, avorio e metalli preziosi.
Sala degli indirizzi di Pio IX. Essa fu creata nel 1877 per ospitare gli indirizzi di omaggio inviati da tutto il mondo a Pio IX. Oggi ospita stoffe e paramenti liturgici, oggetti provenienti dagli scavi di Pompei, e le porte originali di legno intagliato della loggia di Raffaello.
Bibliografia
Guida ai Musei e alla Città del Vaticano, Ed. Musei Vaticani, 2003