Mufasa - Il re leoneMufasa - Il re leone (Mufasa: The Lion King) è un film del 2024 diretto da Barry Jenkins. La pellicola è contemporaneamente prequel e sequel de Il re leone (2019), a sua volta remake fotorealistico dell'omonimo film d'animazione del 1994. È incentrato sulla vita di Mufasa, dall'infanzia alla sua ascesa come re delle Terre del Branco, ponendo attenzione al rapporto con il fratello Scar. Il film è dedicato in memoria di James Earl Jones, doppiatore originale di Mufasa in quasi tutti i prodotti del franchise, morto il 9 settembre dello stesso anno. TramaTempo dopo la sconfitta di Scar, nelle Terre del Branco della Tanzania, Simba è ora diventato re e lui e Nala hanno avuto una leoncina di nome Kiara. Durante un giorno di tempesta, mentre Simba si reca all'oasi lontano dalle Terre del Branco per assistere Nala in un momento difficile, la figlia viene affidata alle cure di Timon e Pumbaa[1] che cominciano a raccontargli una storia in cui loro sconfissero Scar, solo che goffamente non riescono a non farle avere paura dei tuoni, così Rafiki il mandrillo le racconta la storia di suo nonno Mufasa, di come sia diventato Re e come suo fratello Scar è diventato cattivo. Egli nacque in Namibia, nel cuore del deserto. Viveva insieme ai suoi genitori, dai quali apprese la storia del "Milele", una terra rigogliosa e fertile, con abbondanza d'acqua e di prede. Durante un giorno di pioggia, mentre il leoncino giocava in un fiume, questo straripa. Vani sono i tentativi di suo padre e sua madre di salvarlo, ma Mufasa viene trascinato via dalla corrente. Dopo alcuni giorni trascorsi aggrappato ad un legno galleggiante, Mufasa incontra il principe Taka, il quale lo salva da due giovani coccodrilli con l'aiuto di sua madre Eshe, compagna di Obasi, capo dell'ultimo branco di leoni fulvi della zona, la Valle dei Re. Impietosita dalla sua storia, la leonessa decide di tenere con sé Mufasa. Obasi, però, volendo conservare la sua stirpe, è contrario all'accogliere nel branco un "randagio". Per questo motivo, propone una sfida, cioè una gara di velocità tra Mufasa e Taka: qualora avesse vinto, avrebbe ottenuto il permesso di restare, ma in caso di sconfitta, sarebbe stato ucciso. Taka lascia vincere il suo nuovo amico, avendo sempre desiderato un fratello, che, a causa del trauma subito, ha paura dell'acqua e rischia di perdere la sfida. Obasi, a malincuore, permette a Mufasa di restare, affidandolo alle leonesse e impedendogli di trascorrere del tempo insieme agli altri maschi. Mentre Rafiki racconta la storia, Timon e Pumbaa aggiungono commenti comici al racconto. Mufasa e Taka crescono insieme, diventando uniti come due fratelli. Obasi, tuttavia, non riesce ad accettarlo ed intima a Taka di stare attento, perché un giorno Mufasa lo tradirà. Durante una lezione di caccia, Mufasa ed Eshe vengono attaccati da due enormi leoni bianchi. La leonessa intima al figlio adottivo di fuggire, ma lui, invece, resta e per proteggerla uccide uno dei due aggressori, spingendo l'altro a fuggire. Taka, che aveva assistito alla scena, scappa dalla paura anziché intervenire. Obasi, sotto suggerimento di Mufasa, con cui ha un debito di gratitudine per aver salvato la sua compagna, manda un membro del branco in avanscoperta per tenere d'occhio i nemici. Si scopre che il leone bianco ucciso da Mufasa era il figlio di Kiros, capo d'un branco di leoni bianchi chiamati "gli Emarginati", i quali sono circa due volte più grandi degli altri leoni. Senza pietà, Kiros ordina alle sue leonesse di uccidere il giovane maschio che aveva lasciato morire suo figlio. Consapevole di non poter vincere contro gli Emarginati, Obasi ordina a Taka e Mufasa di fuggire insieme per salvare la stirpe. I due all'alba allora si mettono in viaggio. Kiros, prima di uccidere Obasi, ammette di avere sterminato i leoni fulvi del territorio in modo da essere lui l'unico sovrano. Dopo essere miracolosamente fuggiti all'attacco degli Emarginati gettandosi da una cascata, Mufasa e Taka incontrano Sarabi, una giovane leonessa il cui branco è stato sterminato a sua volta dagli Emarginati, accompagnata da Zazu, un bucero beccogiallo che funge da suo scout. Nel corso del viaggio, incontrano anche Rafiki, il quale era stato precedentemente cacciato da un branco di babbuini con cui viveva a causa delle sue bizzarrie. Questi poco dopo incontra Mufasa e gli altri da cui però non è minimamente spaventato. Dopo aver tentato di mangiarlo, Mufasa decide di lasciarlo vivere, affinché possa condurli a Milele. Mufasa e Taka sviluppano entrambi dei sentimenti per Sarabi, ma Mufasa cerca di agevolare suo fratello, a cui dà dei suggerimenti per conquistarla, facendosi da parte e sopprimendo i suoi sentimenti. Mentre attraversano un canyon, Sarabi scatena una mandria di elefanti rompendo un alveare contenente delle api, per salvarsi dall'attacco degli Emarginati. Nonostante Mufasa volesse cercare di convincerli a combattere con loro, durante la carica, Sarabi rischia di venire calpestata ed a salvarle la vita è Mufasa, ma questi dà il merito a Taka. Durante la traversata lungo le montagne innevate, Mufasa fa cancellare le loro orme a Zazu, facendo sì che gli Emarginati si perdano le loro tracce. Quella notte, tuttavia, Sarabi capisce che a salvare la vita è stato Mufasa e non suo fratello. Nonostante lui cerchi di negare, alla fine i due si rivelano l'uno all'altra sotto lo sguardo di Taka, che, sentendosi tradito, decide di allearsi con Kiros e gli Emarginati, lasciando delle tracce affinché li seguano. Una volta giunti a Milele, il gruppo si ritrova a viso aperto contro gli Emarginati che gli rivelano che ad aiutarlo è stato Taka, che ammette di averlo fatto perché secondo lui Mufasa gli ha portato via tutto: l'affetto di sua madre Eshe, la stima in extremis di Obasi e l'amore per Sarabi. Mufasa cerca di convincere gli animali a combattere uniti, con l'aiuto di Sarabi, Rafiki e Zazu. Mentre Mufasa lotta contro Kiros, uno sparuto gruppo di leonesse fulve del posto guidate da Sarabi e gli altri animali riescono a sopraffare gli Emarginati. Kiros, sul punto di uccidere Mufasa, viene fermato all'ultimo da un apparentemente pentito Taka, che riceve una cicatrice sull'occhio sinistro. A causa d'un terremoto, i tre leoni finiscono in un lago sotto il monte, che si spacca a metà, creando la Rupe dei Re, mentre Kiros muore schiacciato. Sconfitto il nemico, Mufasa e Taka riemergono dall'acqua. Mufasa viene acclamato da tutti gli animali venendo eletto loro re. Qui, il giovane leone riesce anche a ritrovare sua madre, però scopre che suo padre morì quel giorno in cui cercò di salvarlo. Taka, pentito di essersi alleato con gli Emarginati, chiede perdono a Mufasa: nonostante Zazu gli consigli di bandire il fratello, Mufasa si rifiuta, affermando che non potrà più pronunciare il suo nome dopo quanto successo, così Taka si ribattezza "Scar", in modo da non dimenticare mai l'accaduto. Mufasa ascende come sovrano di Milele, diventata poi le "Terre del Branco", mentre Scar lo osserva con disprezzo, prima di ritirarsi tra le ombre. Tornati al presente, Kiara ruggisce sulla cima della Rupe e lo spirito di Mufasa, dalle nuvole, gli risponde. Rafiki gli assicura che Mufasa vivrà sempre dentro di lei. Simba e Nala si riuniscono con la figlia, presentandole il suo nuovo fratellino, Kion, a cui Kiara comincia a narrare la storia di loro nonno. Personaggi
ProduzioneIl 29 settembre 2020, a seguito dell'incredibile successo del remake de Il re leone (2019), è stato annunciato un prequel del film che getterà luce sul passato di Mufasa e Taka che in seguito prenderà il nome di Scar, viene inoltre annunciata la regia di Barry Jenkins.[2] CastNell'agosto 2021, Aaron Pierre e Kelvin Harrison Jr. sono stati scritturati rispettivamente come voci del giovane Mufasa e di Taka.[3] Nel settembre 2022, è stato rivelato che Seth Rogen, Billy Eichner e John Kani avrebbero interpretato nuovamente i ruoli di Pumbaa, Timon e Rafiki.[2] Nell'aprile 2024, Beyoncé e Donald Glover sono stati confermati per riprendere i loro ruoli di Nala e Simba. Nello stesso mese Blue Ivy Carter, Tiffany Boone, Kagiso Lediga, Preston Nyman, Mads Mikkelsen, Thandiwe Newton, Lennie James, Anika Noni Rose, Keith David, Braelyn Rankins, Theo Somolu, Folake Olowofoyeku, Joanna Jones, Thuso Mbedu, Sheila Atim, Abdul Salis e Dominique Jennings sono stati confermati nel cast di doppiatori.[4][5] Il budget per la realizzazione del film è stato di 200 milioni di dollari, 60 milioni in meno de Il re leone.[6] Colonna sonoraNel giugno 2022, Nicholas Britell è stato assunto come compositore per la colonna sonora del film, dopo aver già collaborato con Jenkins in vari progetti. Nel settembre 2022 è stato annunciato il ritorno di Hans Zimmer e Pharrell Williams per il film, mentre nell'aprile 2024 è stato annunciato che Lin-Manuel Miranda avrebbe scritto le canzoni del film. Mark Mancina avrebbe co-prodotto le canzoni con Miranda, mentre il compositore sudafricano Lebo M avrebbe fornito voci e registrazioni aggiuntive.[7] Il 29 aprile 2024 Lin-Manuel Miranda ha riferito che per la colonna sonora e la partitura sono stati coinvolti molti autori, compositori e produttori, tra cui Elton John, Tim Rice, Hans Zimmer, Labrinth, Ilya Salmanzadeh, Beau Black, affermando che «Il Re Leone ha un'incredibile eredità musicale con la musica di alcuni dei più grandi autori in circolazione, e sono umile e orgoglioso di farne parte».[8] Beyoncé, che ha prodotto il secondo album ufficiale della colonna sonora The Lion King: The Gift e ha cantato la canzone originale Spirit per il live-action del 2019, è stata coinvolta anche nel nuovo progetto musicale.[9] PromozioneIl 9 settembre 2022, durante il D23, è stato annunciato il titolo del film: Mufasa - Il re leone (Mufasa: The Lion King) insieme al logo del film.[10] Il 29 aprile 2024 viene pubblicato il teaser poster del film e lo stesso giorno il teaser trailer ufficiale.[11] Il 10 agosto viene pubblicato il primo trailer ufficiale mentre il secondo l'8 novembre. DistribuzioneDurante l'annuncio del film al D23, è stata rivelata la data di uscita nelle sale cinematografiche statunitensi, prevista per il 5 luglio 2024, ma nel novembre 2023 viene rimandata al 20 dicembre 2024. In Italia il film è stato distribuito il 19 dicembre dello stesso anno.[12] Edizione italianaIl doppiaggio italiano è stato eseguito presso la Pumais Due e diretto da Fiamma Izzo, anche autrice dei dialoghi. I testi italiani delle canzoni sono di Lorena Brancucci mentre la direzione musicale è a cura di Virginia Brancucci e Marco Manca.[13] AccoglienzaIncassiNegli Stati Uniti e in Canada, tra il 20 e il 22 dicembre 2024 il film ha incassato 35409365 $ da 4100 sale.[14] Il film ha incassato 220967616 $ in Nord America e 406527986 $ nel resto del mondo, per un totale di 627495602 $, ed è il 7° maggior incasso al mondo del 2024,[15]piazzandosi al 39° posto nella classifica dei film d'animazione con maggiori incassi nella storia del cinema. In Italia, con 21730413 €, è il 44º film con maggiori incassi di sempre. CriticaIl film ha ricevuto recensioni miste. Su Rotten Tomatoes ha ottenuto il 58% di giudizi positivi sulla base di 204 recensioni professionali, con un voto medio di 5,8 e il consenso critico: "La mano abile di Barry Jenkins e la musica di Lin-Manuel Miranda contribuiscono in qualche modo a quadrare il cerchio della vita in Mufasa, ma questa storia piena di sentimento è mal servita dal suo stile di animazione impersonale e fotorealistico".[16] Su Metacritic ottiene un punteggio medio ponderato di 56/100, sulla base di 51 recensori.[17] Riconoscimenti
Note
Collegamenti esterni
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