Motettu de tristura
Motettu de tristura è un canto tradizionale sardo, composto da un autore anonimo e riscritto da Luciano Berio per voce (mezzosoprano), flauto, clarinetto, arpa, percussioni, viola e violoncello. Il brano musicale fu portato all'attenzione internazionale dopo che Luciano Berio, lo aveva incluso nella raccolta dei Folk Songs del 1964, dove l'interprete fu la moglie Cathy Berberian. La storia ed il testoLa musica e parole del brano, noto come Tristu passirillanti, furono raccolte da Berio a Guasila[1]. Il testo in campidanese è composto da due strofe di cinque versi settenari ciascuna. È il canto disperato di una donna che, sopraffatta dal dolore per la perdita del suo amante, forse perché è morto, si rivolge ad un usignolo, e gli chiede perché le abbia consigliato di piangere per il suo amante. Probabilmente lei è convinta che sia del tutto inutile; infatti nei versi successivi gli chiede di cantargli questa canzone dopo che sarà morta. «Tristu passirillanti «Usignolo triste, Altre incisioni discografiche
Altre versioni
Note
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