Moschea di Şeyh Süleyman
La moschea di Şeyh Süleyman (nome completo in turco Şeyh Süleyman Mescidi, dove mescit è il termine turco indicante una piccola moschea) è una moschea di Istanbul ricavata da un ex edificio bizantino che faceva parte del vicino monastero ortodosso del Pantocratore. Il suo uso durante l'era bizantina non è chiaro. Il piccolo edificio è un esempio minore di architettura bizantina del periodo intermedio a Costantinopoli. PosizioneLa struttura si trova a Zeyrek Sokak, nel distretto di Fatih, nella Mahalle di Zeyrek,[1] a circa 120 metri a sud ovest dell'antica chiesa del Pantocratore, ora parte della Moschea di Zeyrek.[2] StoriaNon si sa nulla della storia precedente il 1453 di questo piccolo edificio ottagonale. Quasi certamente essa faceva parte del grande monastero di Cristo Pantocratore, eretto tra il 1118 e il 1124 dall'imperatrice bizantina Irene Comnena.[3] Secondo alcuni studiosi potrebbe essere stato un luogo di sepoltura,[2] mentre altri pensano che fosse la biblioteca del monastero.[1] Poco dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453, sotto Mehmed II, l'edificio fu trasformato in una moschea da Şeyh Süleyman Halîfe (? -1491). In ogni caso non ci è pervenuto lo strumento imperiale che istituì il waqf corrispondente.[4] Dopo il grande incendio di Istanbul del 1756, l'edificio fu restaurato durante il regno del Sultano Mustafa III (r. 1757-74) da Kazgan Asan Aĝa, e assegnato alla vicina medrese.[5] DescrizioneL'edificio è a pianta quadrata ed è sormontato da una bassa cupola ottagonale con pennacchi.[2][5] All'interno dell'edificio, agli angoli si trovano quattro nicchie.[5] Al livello sotterraneo c'è una cripta sepolcrale con otto nicchie coperte da una volta a cupola.[5] La muratura della parte inferiore è in conci, mentre nella parte superiore è in mattoni.[4] Vicino all'edificio esiste ancora una cisterna bizantina.[4] Note
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