Mosaico della Giovane zingara
Il cosiddetto Mosaico della Giovane zingara o Ragazza zingara (in turco Çingene Kızı) è un'opera d'arte trovata nell'antica città di Zeugma, in Turchia, tra il 1998 e il 1999.[1][2] È l'opera più celebre tra quelle conservate nel museo dei mosaici di Zeugma di Gaziantep.[3] StoriaL'opera fu trovata sotto una colonna durante uno scavo di recupero effettuato a Kelekağzı Mevkii nel 1998 e si pensa che faccia parte di un pavimento decorato a mosaico che era stato smantellato pezzo per pezzo negli anni precedenti da parte dei contrabbandieri del mercato nero.[2] Questo e altri frammenti furono salvati dal contrabbando di opere d'arte dell'antichità.[4] Il mosaico, che per un certo periodo venne esposto al museo archeologico di Gaziantep, si trova al museo dei mosaici di Zeugma dal 9 settembre 2011.[1] L'opera venne collocata in una stanza propria al piano superiore dell'edificio.[3] Il mosaico e le altre opere della collezione sono uscite indenni dal terremoto che scosse la Turchia sud-orientale e la Siria settentrionale nel febbraio del 2023 e che colpì duramente proprio la città di Gaziantep.[5][6] DescrizioneIl frammento (datato al II secolo d.C.) ritrae una persona, che alcuni archeologi hanno ipotizzato possa essere Gaia, la madre degli dei nella mitologia greca, o Alessandro Magno.[2][7][8] Date le trecce del personaggio e i suoi orecchini dorati, la gente le diede il soprannome di "Giovane Zingara".[9] La giovane indossa un berretto dal quale cadono delle ciocche di capelli ai lati del volto. Sulla destra si possono appena notare i petali di un fiore, come quelli che si trovavano sul tirso, un bastone rituale dionisiaco, mentre delle foglie forse di vite si trovano a sinistra del volto: sulla base di questi elementi si è ipotizzato ulteriormente che il personaggio possa essere legato al mondo dionisiaco e che quindi possa essere una menade.[9] Chiunque sia questo personaggio. l'elemento che lo contraddistingue è il suo sguardo rivolto verso lo spettatore. Note
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